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Israele, l'annuncio a sorpresa: "Pausa tattica" nell'offensiva a Rafah. Che succede

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Una «pausa tattica» nell’offensiva nel sud della Striscia di Gaza per consentire la consegna di un maggior volume di aiuti umanitari alla popolazione palestinese è stata annunciata oggi dall’esercito di Israele. Stando alla comunicazione, la sospensione delle attività nell’area di Rafah è cominciata alle otto ora locale e durerà fino alle 19. La pausa dovrebbe essere ripetuta quotidianamente finché non sarà deciso diversamente. Secondo l’esercito, l’iniziativa mira a favorire la consegna di aiuti giunti a Gaza attraverso il valico di Kerem Shalom. Come da accordi con le agenzie delle Nazioni Unite, cibo, medicine e altri beni essenziali dovrebbero poter poi transitare anche lungo Salah a-Din, la via principale che taglia la Striscia da sud a nord, raggiungendo dunque più zone della regione.

 

 

L’offensiva di Tel Aviv avviata a seguito degli assalti di Hamas nel sud di Israele ha provocato oltre 35mila morti. È di ieri mattina invece l’uccisione di otto soldati di Israele, dilaniati dall’esplosione del loro carro armato a Rafah. La notizia è oggi in apertura dell’edizione online del quotidiano Haaretz, insieme con temi di carattere politico. In evidenza il conflitto tra il primo ministro Benjamin Netanyahu e alti ufficiali sull’ipotesi di un cessate il fuoco a Gaza e i rischi di apertura di un nuovo fronte di guerra in Libano, con l’organizzazione Hezbollah. A Tel Aviv ieri si è tenuta una manifestazione di protesta contro il governo per chiedere una tregua a Gaza e il rilascio degli israeliani ostaggio di Hamas, stimati in 120. Nel raid del 7 ottobre le vittime erano state circa 1200.

 

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