Corea del Nord, via a nuove provocazioni: lanciati palloncini-spazzatura
La Corea del Nord ha ripreso a inviare palloni aerostatici in territorio sudcoreano la scorsa notte, in risposta alla decisione di Seul di attivare megafoni per la trasmissione di propaganda anti-Pyongyang lungo il confine tra i due Paesi. Lo hanno reso noto lo stato maggiore congiunto delle forze armate sudcoreane, secondo cui i palloni trasportano cartacce e pattume, come quelli già inviati dalla Corea del Nord nell’arco delle ultime due settimane. Il governo metropolitano di Seul ha diramato una nuova allerta per la sicurezza pubblica ieri sera, in previsione dell’arrivo di alcuni dei palloni nell’area della capitale sudcoreana. Dallo scorso 28 maggio il Nord ha inviato in Corea del Sud almeno quattro differenti ondate di palloni aerostatici carichi di cartacce e pattume di vario genere, in segno di rappresaglia per le attività di propaganda transfrontaliera compiute dagli attivisti pro-democrazia sudcoreani utilizzando i medesimi mezzi.
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Kim Yo-jong, sorella del leader nordcoreano Kim Jong-un e direttrice del dipartimento di Agitazione e propaganda del Partito del lavoro nordcoreano, ha avvertito che la Corea del Sud dovrà affrontare «nuove contromisure» in risposta alle azioni incrociate di propaganda transfrontaliera intraprese dai due Paesi, e culminate nel fine settimana nella decisione di Seul di attivare megafoni lungo il confine tra i due Paesi, per trasmettere musica pop e messaggi vocali ad alto volume in territorio nordcoreano. «Se la Corea del Sud conduce simultaneamente attività provocatorie di dispersione di volantini e di trasmissione tramite megafoni, assisterà senza dubbio a nuove contromisure da parte della Repubblica Popolare Democratica di Corea», ha detto Kim menzionando la Corea del Nord con il suo nome ufficiale.
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La sorella del leader nordcoreano ha ricordato inoltre che nell’arco delle ultime due settimane Pyongyang ha inviato circa 7,5 tonnellate di rifiuti in territorio sudcoreano utilizzando 1.400 palloni aerostatici. Kim ha precisato che «si tratta soltanto di spazzatura che non contiene alcuna propaganda politica, diversamente dai volantini anti-Pyongyang inviati dai disertori nordcoreani che si trovano nel Sud». Infine, ha affermato che Pyongyang aveva deciso di interrompere l’invio di palloni carichi di rifiuti, ma che «la situazione è cambiata» ora che sa Seul sono ripresi gli invii di materiale e messaggi propagandistici.