Medio Oriente

Usa mettono in guardia Israele: "Guerra in Libano? Escalation fuori controllo"

Il Medio Oriente è una polveriera e il tavolo della tregua sembra sempre di più un miraggio. L’amministrazione Biden, nelle ultime settimane, avrebbe messo in guardia le autorità israeliane, affermando che «una guerra limitata» in Libano potrebbe spingere l’Iran ad intervenire direttamente nel conflitto. Lo hanno riferito fonti anonime al portale di informazione «Axios», alla luce delle rinnovate tensioni tra Israele e le forze del partito sciita filo-iraniano Hezbollah, lungo il confine con il Libano. Secondo le fonti, ci sarebbero diverse persone all’interno delle forze di difesa israeliane (Idf) e del ministero della Difesa che ritengono che «la situazione in Libano sia ad un punto di svolta». Secondo gli Stati Uniti, una «guerra limitata» in Libano, così come un «piccolo conflitto regionale», rischierebbero di provocare una escalation «fuori controllo» del conflitto in corso nella Striscia di Gaza. L’amministrazione Biden avrebbe anche avvertito che una «operazione militare di terra» in Libano, anche se limitata alle aree limitrofe al confine con Israele, potrebbe «spingere l’Iran ad intervenire».

 

  

 

Le Forze di difesa di Israele, intanto, hanno eliminato dei miliziani del gruppo palestinese Hamas appartenenti a «una cellula operativa che pianificava attacchi imminenti». Lo hanno riferito le stesse Idf sul loro canale Telegram, precisando che la base presa di mira era situata in «un container all’interno della scuola (dell’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifufiati palestinesi) Unrwa ’Asmaà di Al Shati», nel nord della Striscia di Gaza. «Il container era utilizzato come cellula operativa di Hamas e come punto di incontro per i membri operativi di Hamas», affermano le Idf nella nota, aggiungendo che i miliziani palestinesi «hanno compiuto attacchi terroristici dai locali della scuola delle Nazioni Unite, usandola come scudo». Secondo le Idf, «prima dell’attacco sono state prese molte misure per ridurre i danni ai civili».