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Olimpiadi in Francia nel mirino degli hacker. Sos Usa: ombre cinesi sul voto

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Francesca Musacchio
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Infangare le Olimpiadi francesi, denigrare Emmanuel Macron, il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) e i Giochi di Parigi. È l’obiettivo di una rete di gruppi hacker affiliati alla Russia che sta conducendo «campagne di influenza negativa» proprio ai danni della Francia a meno di 80 giorni dall’evento sportivo. La denuncia arriva da un rapporto Microsoft che ha spiegato come Mosca ha preso di mirale Olimpiadi di Parigi con una campagna che ha visto tra i suoi protagonisti un finto Tom Cruise che, sfruttando l’intelligenza artificiale, propone una narrazione molto critica dei giochi. Il gruppo hacker legato al Cremlino e autore dell’operazione sarebbe «Storm-1679», e da mesi ha iniziato una campagna volta a sabotare i giochi con notizie false veicolate sui social da account collegati al gruppo. Sono apparse, infatti, immagini di graffiti fotografati a Parigi che minacciano di violenza gli israeliani che partecipano ai giochi, evocando anche i fatti di Monaco nel 1972. Ma secondo Microsoft, che non ha avuto alcuna conferma indipendente dell’esistenza fisica dei graffiti, «questo suggerisce l’idea che le immagini siano state probabilmente generate digitalmente».

 

 

E non stupisce il falso video di Cruise, che sarebbe stato pubblicato su Telegram l’anno scorso con il titolo «Olympics Has Fallen». Grazie appunto all’AI, che ha generato l’audio con la voce dell’attore, si getta discredito sul Cio e sulle Olimpiadi. Proseguono, dunque, le campagne di influenza negativa russa ai danni dell’Europa e dell’Occidente con tecniche sempre più sofisticate. Oltre al video del finto Crise, un altro gruppo, Storm-1099 o Doppelganger, avrebbe creato falsi siti di informazione sempre con l’obiettivo di infangare il Cio e denunciare il rischio di violenze in Francia con una serie di fake news verosimili, in pieno stile disinformatia russa. Le ingerenze russe e cinesi fanno paura, al punto che ieri il presidente americano Joe Biden, ha lanciato l’allarme sul voto Usa. «Ci sono prove che si sta verificando un’ingerenza - ha detto- ma non entrerò nel merito. Penso che la Cina avrebbe interesse, lasciatemi dire così, a intromettersi. Tutti i cattivi fanno il tifo per Trump. Non è uno scherzo».
E a proposito di hackeraggi gravi, ieri è stata la volta dei principali ospedali londinesi che sono stati costretti a cancellare alcuni interventi chirurgici a causa di unattacco informatico contro un fornitore di servizi chiave. Si tratta di Synnovis, società che si occupa di analisi di laboratorio, vittima di un attacco ransomware. «Posso confermare che il nostro partner ha subito un grave incidente informatico, che è ancora in corso - ha detto ieri Ian Abbs, CEO di Guy’s e St Thomas NHS Foundation Trust - Ciò sta avendo un impatto notevole sulla fornitura dei nostri servizi, in particolare sulle trasfusioni di sangue. Alcune attività sono già state cancellate o reindirizzate ad altri fornitori».

 

 

Gli ospedali colpiti sono il King’s College Hospital e appunto il Guy’s and St Thomas con danni importanti visto che potrebbero trascorre settimane prima di poter accedere di nuovo ai risultati delle analisi. Le attività informatiche malevoli che arrivano da Cina e Russia, dunque, riguardano tutta l’Europa e vanno avanti senza sosta soprattutto da parte di hacker filo-russi contro i Paesi della Nato. Le preoccupazioni sono notevoli, in particolare per il voto europeo che si terrà sabato e domenica. Anche per questo, in Danimarca il livello per gravi attacchi informatici contro aziende e autorità è stato innalzato dal livello basso a quello medio. Il ministro della Difesa danese, Troels Lund Poulsen, ha spiegato che questa decisione è arrivato dopo che «il Servizio di intelligence della difesa e il servizio di intelligence della polizia hanno segnalato un'intensificazione della guerra ibrida». Così come segnalato dai 007 italiani già da mesi.

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