Ucraina, missili americani contro base russa a Belgorod: incubo Nato in guerra
Primo passo verso una nuova dimensione del conflitto? La propaganda russa si è messa in moto per denunciare un attacco nel suo territorio con armi degli Stati Uniti, attraverso i sistemi Himars che avrebbero lanciato missili contro un’installazione di difesa aerea nella città russa di Belgorod. Precedente destinato a far alzare la tensione tra Vladimir Putin e la Nato. Sergei Ryabkov, viceministro degli Esteri, ha avvertito gli Stati Uniti di "conseguenze fatali" se permetteranno all’Ucraina di utilizzare armi americane per attacchi all’interno della Russia: "Le risposte potranno essere asimmetriche", e ancora: "Gli Usa, che hanno dato a Kiev carta bianca per commettere qualsiasi crimine, e che non fanno nulla per fermare i passi pericolosi e provocatori dei loro vassalli, dovranno pagare un prezzo". "Abbiamo capito che i Paesi occidentali stanno operando per una escalation. Da parte nostra adotteremo tutte le misure necessarie per neutralizzare le minacce associate con questa escalation", ha affermato il vice ministro degli Esteri, Alexander Grushko.
Usa e Germania danno l'ok all'Ucraina per colpire la Russia. Italia ferma sul no: è in minoranza
Finora il presidente Usa Joe Biden ha consentito all'Ucraina di colpire obiettivi fuori dai confini solo in caso di minaccia immediata per le forze ucraine. Resta da capire se questo requisito sia stato rispettato nell'accatto missilistico di Belgorod.
Intanto le truppe russe continuano ad avanzare nella regione ucraina nord-orientale di Kharkiv. Gli Stati Uniti e la Germania venerdì hanno dato a Kiev il via libera per lanciare attacchi in territorio russo con armi fornite da questi Paesi della Nato, unendosi ad altri Paesi alleati come la Gran Bretagna, gli Stati baltici e scandinavi cui ieri si è unita l’Olanda con il via libera all’uso degli F-16. Tuttavia, tali attacchi ucraini dovranno limitarsi a colpire le installazioni militari oltre il confine, a Kharkiv, e i missili a lungo raggio non potranno mai essere utilizzati contro altri obiettivi. Il presidente russo Vladimir Putin ha minacciato l’Europa di "gravi conseguenze" se i Paesi della Nato permetteranno all’Ucraina di colpire installazioni militari in Russia.