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Trump condannato, l'accusa durissima a Biden: "Arriva tutto dalla Casa Bianca"

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«Viviamo in uno Stato fascista». È furioso  l’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che in una conferenza stampa a New York, la prima dopo la sentenza di colpevolezza nel processo «Hush Money» sul pagamento alla pornostar Stormy Daniels, accusa il presidente Joe Biden e il giudice che presiede il suo caso, Juan Merchan. «È un processo iniquo, orchestrato da Biden. Volevamo un processo equo ma non ci è stato concesso», ha affermato il tycoon che ha aggiunto: «Lotto per difendere i valori della Costituzione, è una cosa più grande di me. Quello che è successo a me non dovrà accadere ad altri presidenti».

Trump punta il dito contro Biden, accusandolo di essere responsabile della sua condanna. «Sono il candidato principale. Sono in vantaggio su Biden di molto», ha detto Trump in una conferenza stampa a New York. «Per farvi capire che tutto questo è stato fatto da Biden e dai suoi collaboratori, forse dai suoi collaboratori, ma soprattutto, non so se Biden ne sa qualcosa, perché non so se sa qualcosa di alcunché, ma è comunque il presidente, quindi dobbiamo usare il suo nome, e questo è stato fatto da Washington, e nessuno ha mai visto niente di simile».

 

Insomma, «arriva tutto dalla Casa Bianca - ha continuato l’ex presidente - Il corrotto Joe Biden, il peggior presidente nella storia del nostro Paese, il più incompetente, il più stupido che abbiamo mai avuto. E il più disonesto della storia degli Stati Uniti». Trump ha accusato il giudice che presiede il suo caso, Juan Merchan, e il tribunale di essere in «totale collegamento con la Casa Bianca e il Dipartimento di giustizia». «È stato un processo truccato, volevamo un cambiamento di sede, dove avremmo potuto avere un processo equo. Non l’abbiamo ottenuto. Volevamo un cambio di giudice, volevamo un giudice che non fosse in conflitto di interessi... nessuno ha mai visto nulla di simile», ha ribadito Trump all’indomani del verdetto di colpevolezza nel processo Stormy Daniels. «Faremo appello contro questa truffa. Ci appelleremo su molti aspetti diversi», ha annunciato l'ex presidente in corsa per le presidenziali di novembre proprio contro Biden. 

 

Infatti Trump potrà candidarsi alla Casa Bianca, fare campagna elettorale anche in remoto ma potrebbe non votare. In Florida, dove il tycoon ha spostato la residenza dal 2021, è vietato ai condannati votare, ma dipende anche dallo Stato in cui il cittadino è diventato per la legge un «felon», cioè è stato condannato per un reato. 

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