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Spagna, i socialisti di Sanchez vincono in Catalogna: "Risultato storico"

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I socialisti spagnoli del premier Pedro Sanchez hanno ottenuto la maggioranza dei voti alle elezioni che si sono svolte ieri in Catalogna e che hanno registrato una bassa affluenza, al 58 per pento. «Inizia una nuova era in Catalogna», ha scritto Sanchez su ’X’ parlando di risultato «storico». Duro colpo, infatti, per il governo separatista in carica da oltre un decennio e ai sogni di indipendenza dei socialisti guidati a livello locale da Salvador Illa. Secondo gli scrutini, il Partito Socialista della Catalogna (Psc) dell’ex ministro alla Sanità durante la pandemia Covid Illa ha ottenuto 42 seggi su un totale di 135 del Parlamento regionale, mentre il partito indipendentista di Junts si trova al secondo posto con 35 seggi.

 

 

Il partito separatista in carica più moderato, Esquerra Republicana de Catalunya (Erc) ha ottenuto 20 seggi. «Una nuova era per i catalani, qualsiasi cosa pensino», ha dichiarato Illa incontrando i suoi sostenitori e facendo eco a Sanchez. I partiti separatisti formati da Erc, Junts, Cup di estrema sinistra e Alianca Catalana di estrema destra non hanno i 68 seggi necessari per poter formare un governo di coalizione. Anche i socialisti di Illa dovranno stringere un accordo, molto probabilmente con l’Erc, ma potrebbero anche provare a formare un' «alleanza con l’estrema sinistra Sumar e con il Partito popolare conservatore e l’estrema destra Vox.

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