Israele, Biden minaccia lo stop alle armi. La replica al pressing: "Deludenti"
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha dichiarato che interromperà le spedizioni di armi americane a Israele se il primo ministro Benjamin Netanyahu ordinerà un’invasione su larga scala di Rafah. A riferirlo è stata la Cnn. "I civili sono stati uccisi nella Striscia di Gaza a causa di queste bombe e in altri modi", ha tuonato l'inquilino della Casa Bianca. Presto sono arrivate le accuse di Donald Trump: "Hamas ha assassinato migliaia di civili innocenti, compresi bambini, e tiene in ostaggio americani, ammesso che siano vivi, ma il corrotto sta proprio dalla parte di questi terroristi, così come sta dalla parte degli estremisti che stanno prendendo il controllo dei nostri campus", ha dichiarato senza timore di smentita. Intanto continuano i bombardamenti su Rafah. L'artiglieria di Tel Aviva ha preso di mira l'edificio del comune e i quartieri orientali della città.
Il “ricatto” di Biden a Israele: la mossa per evitare l'operazione di terra a Rafah
Il capo della Casa Bianca, per la prima volta in assoluto, ha detto esplicitamente di voler condizionare le forniture militari, continuando con quelle difensive ma non quelle offensive se il governo di Netanyahu proseguirà nel suo piano di invasione di Rafah, nella striscia di Gaza. Parole, queste, che arrivano dopo la prima sospensione dell'invio di migliaia di bombe Usa all'alleato. La dura replica di Israele non si è fatta attendere. "Commenti molto deludenti" ha dichiarato l'ambasciatore israeliano all'Onu Gilad Erdan. "Naturalmente qualsiasi pressione su Israele viene interpretata dai nostri nemici come qualcosa che dà loro speranza. Ci sono molti ebrei americani che hanno votato per il presidente e per il Partito Democratico, e ora sono esitanti", ha aggiunto.