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Gaza, tegola sulla tregua: “Sospesi i colloqui”. La mossa di Hamas

Altro momento di svolta, in negativo per il conflitto che si combatte in Medio Oriente dallo scorso 7 ottobre. Hamas ha infatti deciso di sospendere i colloqui sui negoziati con Israele per una tregua a Gaza: lo ha dichiarato una fonte dei terroristi palestinesi citata a condizione di anonimato dal sito Al-Araby Al-Jadeed e spiegando che la decisione è stata presa «dal movimento, dopo essersi consultato con le fazioni della resistenza». La fonte ha precisato che «la decisione delle fazioni della resistenza è stata quella di rinviare il ritorno della delegazione al Cairo in attesa dei risultati degli sforzi dei mediatori». Inoltre ha confermato che la leadership di Hamas ha ricevuto, da parte egiziana, la richiesta di «evitare l’escalation militare e dare un’opportunità agli sforzi per contenere la crisi proseguendo i negoziati per la tregua».

 

  

 

 

Nelle scorse ore Hamas ha avvertito che qualsiasi operazione militare a Rafah non sarà per nulla semplice per l’esercito israeliano. Il movimento ha aggiunto in una dichiarazione che i preparativi d’Israele per l’attacco nel sud della Striscia, confermano l’insistenza di Benjamin Netanyahu nel continuare il genocidio e il suo sottrarsi agli obblighi di qualsiasi accordo. In precedenza, un leader senior del movimento aveva avvertito che l’ordine di evacuazione israeliano era «uno sviluppo pericoloso che avrà ripercussioni». Queste dichiarazioni sono arrivate dopo che l’esercito israeliano ha individuato diversi quartieri a est di Rafah da evacuare, invitando i civili a dirigersi verso Al-Mawasi a Khan Yunis. I quartieri che ha chiesto di evacuare includevano Al-Shouka a Sofa, così come la piazza del quartiere di Al-Salam ad Al-Montazah e la piazza della moschea Ebad Al-Rahman ad Al-Faluga, oltre all’ospedale Al-Najjar, il progetto a Deir Yassin Street, Tabet Zarè a Al-Shaara Street fino a est.