Usa, caos nei campus. Biden dice no all'antisemitismo: "Linguaggio d'odio"
Le università degli Stati Uniti sono in subbuglio. Le forze dell'ordine hanno proseguito gli sgomberi e gli arresti di studenti coinvolti nelle proteste contro la guerra a Gaza che stanno travolgendo da settimane circa trenta università americane. La polizia ha smantellato accampamenti allestiti dai dimostranti presso l'Università del Texas e la Fordham University di New York, arrestando decine di persone. La Columbia University è l'altro ateneo della Grande Mela interessato da manifestazioni studentesche. "Non ci deve essere posto in nessun campus, non ci deve essere posto in America per l’antisemitismo o le minacce di violenza contro gli studenti ebrei", ha detto Joe Biden nel suo intervento alla Casa Bianca, ribadendo quindi che non c’è posto per "razzismo, linguaggio d’odio che sia antisemitismo o islamofobia".
Centinaia di arresti tra gli studenti pro-Gaza. “Gravi traumi”, la denuncia
Ai giornalisti che gli chiedevano (quando finito il suo intervento usciva dalla sala senza concedere domande alla stampa) se le proteste degli studenti lo stiano costringendo a rivedere le sue politiche in Medio Oriente, Biden ha risposto con un netto "No" e ha rilevato che le proteste nei campus universitari statunitensi contro la guerra a Gaza "non sono pacifiche". "Le persone hanno il diritto di protestare, ma non il diritto di provocare il caos", ha scandito l'attuale inquilino della Casa Bianca. Il presidente Usa, poi, ha dichiarato che non ritiene che la Guardia nazionale debba intervenire per sedare le proteste contro Israele e contro la guerra nella Striscia di Gaza.