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Houthi "pronti al sostegno": le parole che agitano lo spettro della guerra regionale

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Mentre si vocifera che sia interesse sia di Israele che di Hamas trovare un'intesa per una tregua a Gaza, gli Houthi allargano gli attacchi e sale la tensione nel Mar Rosso. Uno dei portavoce dei ribelli dello Yemen ha rivelato che il gruppo è pronto e "impegnato ad assistere l’Iran o i suoi alleati nella regione (riferendosi ai gruppi e alle milizie sostenuti dall’Iran) nel caso in cui il conflitto con Israele si trasformi in una guerra regionale globale". Il vice segretario dei media del gruppo Houthi, Nasr al-Din Amer, ha confermato che quest’ultimo "è impegnato a difendere i suoi alleati dell’asse della resistenza". Ha anche spiegato che "il gruppo assumerà un ruolo di leadership se dovesse scoppiare un conflitto globale per difendere i suoi alleati nell’asse della resistenza", riferendosi alle milizie e alle fazioni armate sostenute dall’Iran, sia in Iraq, Siria o Libano. Poi ha aggiunto che "anche se è uno dei paesi con cui non siamo d’accordo, non lo lasceremo mai solo".  

 

 

L’esponente sciita ha dichiarato: "Quando si tratta di coloro con cui siamo alleati, come l’Iran e altri partiti dell’asse della resistenza, saremo sicuramente al loro fianco con tutta la forza e determinazione". Queste dichiarazioni sono arrivate pochi giorni dopo che il leader Houthi, Abdul-Malik al- Houthi, aveva minacciato di espandere i propri attacchi sia nel Mar Rosso che nell’Oceano Indiano. Intanto, il ministro degli Esteri iraniano, Amir Hossein Abdollahian, ha lanciato un appello a tutti i Paesi del Golfo Persico a collaborare per garantire la sicurezza della navigazione in un’area la cui stabilità "è a rischio a causa di militari stranieri". "Interferenze di Paesi terzi, che hanno una conoscenza superficiale della realtà, non ha portato nè stabilità nè sicurezza, anzi ha aumentato i rischi e le divergenze", ha detto Abdollahian. Il capo della diplomazia di Teheran, in occasione della giornata internazionale del Golfo Persico, ha rilanciato una cooperazione tra Stati che si contrapponga alle missioni navali occidentali nell’area. "La sicurezza di quest’area, che collega Asia, Europa, Africa e Sudest asiatico è cruciale dal punto di vista strategico per il passaggio dal Mar Rosso al Mediterraneo. L’Iran è pronto a compiere tutti gli sforzi possibili per garantire la sicurezza e la stabilità ora messe a rischio dalla presenza di militari stranieri", ha concluso. 

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