Israele, l'operazione di terra a Rafah "un'escalation insopportabile": l'appello di Guterres
Un’operazione militare di terra di Israele a Rafah, la città più a sud della Striscia di Gaza, sarebbe «un’escalation insopportabile, che ucciderebbe altre migliaia di civili e costringerebbe centinaia di migliaia di persone a fuggire». Lo ha detto oggi alla stampa a New York il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres. L’operazione «avrebbe un impatto devastante sui palestinesi di Gaza, con gravi ripercussioni sulla Cisgiordania occupata e in tutta la regione. Tutti i membri del Consiglio di sicurezza, e molti altri governi, hanno espresso chiaramente la loro opposizione a tale operazione. Faccio appello a tutti coloro che hanno influenza su Israele affinché facciano tutto il possibile per impedirla. Più di 1,2 milioni di persone stanno cercando rifugio nel governatorato di Rafah, la maggior parte delle quali in fuga dai bombardamenti israeliani che, secondo quanto riferito, hanno ucciso più di 34 mila persone. Hanno pochissimo da mangiare, quasi nessun accesso alle cure mediche, pochi ripari e nessun posto sicuro dove andare», ha affermato Guterres.
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Questo il testo del segretario generale dell’Onu diffuso durante un suo incontro con la stampa oggi a New York: «Al termine della Pasqua ebraica, esprimo ancora una volta la mia solidarietà alle vittime degli inconcepibili attacchi terroristici di Hamas del 7 ottobre, agli ostaggi, alle loro famiglie e ai loro amici. La Pasqua ebraica ci ricorda che la persecuzione degli ebrei è antica quanto la storia stessa. Abbiamo tutti il dovere di denunciare tutte le forme di antisemitismo, nelle comunità, nei media e online. Quasi sette mesi dopo il 7 ottobre, la situazione della popolazione di Gaza peggiora di giorno in giorno. Ho chiesto con coerenza un cessate il fuoco umanitario, il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi e un massiccio aumento degli aiuti umanitari. Purtroppo, ciò non è ancora avvenuto».
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«Ma i negoziati sono di nuovo in corso. Per il bene del popolo di Gaza, per il bene degli ostaggi e delle loro famiglie in Israele, per il bene della regione e del mondo in generale, incoraggio vivamente il governo di Israele e la leadership di Hamas a raggiungere ora un accordo. Senza questo, temo che la guerra, con tutte le sue conseguenze sia a Gaza che in tutta la regione, peggiorerà in modo esponenziale. Nelle ultime settimane ci sono stati attacchi aerei sull’area di Rafah. Un assalto militare a Rafah sarebbe un’escalation insopportabile, che ucciderebbe altre migliaia di civili e costringerebbe centinaia di migliaia di persone a fuggire. Avrebbe un impatto devastante sui palestinesi di Gaza, con gravi ripercussioni sulla Cisgiordania occupata e in tutta la regione. Tutti i membri del Consiglio di Sicurezza, e molti altri governi, hanno espresso chiaramente la loro opposizione a tale operazione. Faccio appello a tutti coloro che hanno influenza su Israele affinché facciano tutto ciò che è in loro potere per impedirlo», ha aggiunto.