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Israele, il capo dell'intelligence militare si dimette: "Quel giorno nero..."

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Il capo della direzione dell’intelligence militare delle Forze di difesa di Israele (Idf), generale Aharon Haliva, ha rassegnato le sue dimissioni per i «fallimenti» che hanno portato all’attacco contro Israele da parte del movimento islamista palestinese Hamas lo scorso 7 ottobre. «La divisione dell’intelligence non è stata all’altezza del compito che ci era stato affidato. Durante i miei compiti, sapevo che dall’autorità derivano pesanti responsabilità», si legge nella lettera di dimissioni pubblicata dal quotidiano israeliano «Haaretz». Haliva ha chiesto l’istituzione di un comitato investigativo statale, «che possa indagare e scoprire in modo completo, approfondito e preciso tutti i fattori e le circostanze che hanno portato ai difficili eventi» del 7 ottobre 2023. Secondo il quotidiano israeliano «Times of Isreel», Haliva è attualmente coinvolto «nelle indagini interne delle Idf sui suoi fallimenti nel periodo precedente al massacro di Hamas». Le indagini dovrebbero essere presentate al capo di stato maggiore delle Idf, generale Herzi Halevi, entro l’inizio di giugno.

 

 

«Sabato 7 ottobre 2023 Hamas ha commesso un attacco a sorpresa mortale contro lo Stato di Israele. La divisione di intelligence sotto il mio comando non è stata all’altezza del compito che ci era stato affidato», ha scritto Haliva nella lettera. «Da allora porto con me quel giorno nero. Giorno dopo giorno, notte dopo notte. Porterò per sempre con me il terribile dolore della guerra», ha aggiunto. Intanto, tre persone sono rimaste leggermente ferite oggi in uno speronamento avvenuto a Gerusalemme. Lo ha riferito la polizia israeliana, citata dal quotidiano «The Times of Israel», affermando che si è trattato di un «attacco terroristico». I due presunti attentatori sarebbero fuggiti a piedi dopo l'attentato. 

 

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