Israele, l'attacco "simbolico" all'Iran divide: "Debole". Teheran: nessun danno
L'attacco notturno di Israele all'Iran ha coinvolto la base missilistica di Isfahan all'interno dell'Iran. È la risposta al lancio di missili e droni della scorsa settimana da parte di Teheran contro Israele, rappresaglia per il raid alla sede diplomatica iraniana di Damasco. Un attacco, quello scattato intorno alle 4.30 del mattino di venerdì 19 aprile, che sembra mirato e in qualche misura "simbolico" con solo tre droni coinvolti. Il raid aereo era inteso a segnalare all’Iran che Israele ha la capacità di colpire all’interno del Paese, ha detto un funzionario israeliano citato dal Washington Post, parlando a condizione di mantenere l’anonimato.
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Strategia che divide anche all'interno dello Stato ebraico. Il ministro della Sicurezza nazionale di Israele Itamar Ben Gvir ha criticato su ’X’ l’attacco israeliano contro l’Iran utilizzando un termine che può essere tradotto come "debole", "zoppo". Ovvero per indicare che la reazione israeliana al lancio di missili e droni da parte dell’Iran è stata limitata.
Diversi osservatori notano che questo aspetto va letto come un passo verso la de-escalation: Israele dato prova di risolutezza colpendo in territorio iraniano, senza tuttavia calcare la mano. Ma va sottolineato che ora è caduto il tabù dell'attacco diretto e reciproco tra Teheran e Tel Aviv. Dopo ore di tensione, il generale iraniano Siavosh Mihandoost, parlando alla tv di Stato, afferma che l’attacco non ha causato "nessun danno" nella zona di Isfahan. Una fonte israeliana, citata dai media arabi, ha spiegato che quella di questa notte è stata un’azione dimostrativa nei confronti del regime iraniano.
Intanto l’agenzia internazionale dell’energia atomica Aiea "può confermare che non vi sono danni ai siti nucleari dell’Iran", scrive l’agenzia su X, "il direttore generale Rafael Grossi continua a chiedere a tutti un’estrema moderazione e ribadisce che gli impianti nucleari non dovrebbero mai essere un obiettivo nei conflitti militari. L’AIEA sta monitorando la situazione molto attentamente".