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Iran, il vero obiettivo dei droni di Israele. Caduto il tabù dell'attacco diretto: che succede adesso

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Un attacco mirato per colpire la base missilistica di Isfahan. Questo l'obiettivo del raid di questa notte messo in atto da Israele contro l'Iran in risposta all'attacco di droni e missili, a sua volta rappresaglia per quello israeliano all'ambasciata iraniana di Damasco. Secondo gli ultimi aggiornamenti del corrispondente Rai da Gerusalemme, Giovan Battista Brunori, corrispondente da Gerusalemme, l'attacco di questa notte è stato compiuto da droni da cui soni partiti missili per la base di Isfahan, da cui erano partiti missili durante l'attacco senza precedenti di sabato.

Un'operazione, ricorda il giornalista a RaiNews 24, "che è stata annunciata agli Stati Uniti, la Casa Bianca era stata avvisata prima di questo di questo attacco" partito alle 4:35 ora italiana. Gli Stati Uniti hanno espresso la loro contrarietà all'attacco anche se questo "non riguardava le centrali nucleari" iraniane che "sono al sicuro". L'operazione al momento risulta conclusa ma resta da capire quali saranno gli scenari del conflitto. Intanto, il tabù dell'attacco diretto e reciproco tra Israele e Iran è caduto. 

"Ho appena parlato con la nostra ambasciatrice in Iran e sto seguendo sviluppi situazione a seguito esplosioni notturne a Isfahan. Ne parleremo con i ministri degli Esteri nella sessione del G7 di Capri di stamani. Al momento nessuna criticità per gli italiani che vivono in Iran", ha scritto il ministro degli Esteri Antonio Tajani su Twitter. "i nostri connazionali sono al sicuro", ha dichiarato Tajani. 

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