Israele, niente rappresaglia pesante con l'Iran. Ma ecco la “merce di scambio” dagli Usa
Una “trattativa” per cercare di tamponare una situazione potenzialmente ancora più grave. Gli Stati Uniti hanno accettato il piano di Israele di invasione di Rafah in cambio della mancata effettuazione di un grande attacco contro l’Iran. Funzionari egiziani hanno riferito a un quotidiano del Qatar che gli Usa hanno accettato il piano di Israele per un’operazione nella città nel sud di Gaza, che scongiura una risposta fragorosa all’azione senza precedenti di missili e droni di Teheran dello scorso fine settimana. “L’amministrazione americana ha intenzione di accettare il piano precedentemente presentato dal governo israeliano riguardo all’operazione militare a Rafah, in cambio del rifiuto di effettuare un attacco su larga scala contro l’Iran”, spiega il giornale Al-Araby Al-Jadeed. I funzionari egiziani hanno riferito al quotidiano che sono in corso i preparativi affinché l’Egitto possa affrontare qualsiasi possibile impatto - legati ai possibili profughi - dell’operazione pianificata.
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L’intesa con Washington però fa storcere il naso all'Alto rappresentante per la politica estera dell'Unione Europea, Josep Borrell, a Capri per la riunione dei ministri degli esteri del G7: “Un attacco a Rafah da parte di Israele sarebbe una vera catastrofe umanitaria. Ci sono 1 milione e 700mila persone in strada senza possibilità di difendersi o di fuggire, quindi non attaccate Rafah. Dobbiamo continuare a fare pressione”. Ma la strada sembra tracciata dopo settimane di rinvii.
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