Iran, in arrivo nuove sanzioni Usa: "Programma per la produzione di droni"
L’ufficio del Tesoro Usa per il controllo degli asset stranieri (Ofac) ha annunciato nuove sanzioni nei confronti di 16 persone e dieci entità legali legate al programma di Teheran per la produzione di droni, al ministero della Difesa e ai comparti della siderurgia e dell’automotive in Iran, in risposta all’attacco sferrato nel fine settimana contro Israele. La segretaria al Tesoro Usa, Janet Yellen, ha affermato in una nota che il provvedimento, preso in coordinamento con il Regno Unito, rientra nel quadro del lavoro che Washington sta portando avanti per «degradare e ostacolare le attività destabilizzanti dell’ Iran, incluso il programma per la produzione di droni e il finanziamento del terrorismo internazionale». Nello specifico, le misure hanno colpito la società Mado Company, specializzata nella produzione di motori per velivoli a pilotaggio remoto, insieme all’amministratore delegato, Mohammad Sadegh Abutalebi, e ad uno dei consigliari di amministrazione, Ali Ashgar Abutalebi; l’azienda Aseman Pishraneh, specializzata sempre nella produzione di motori per droni, insieme al direttore generale, Abi Habibi Najafi.
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Le sanzioni sono anche rivolte a diversi ufficiali del Corpo delle guardie della rivoluzione islamica dell’Iran (Irgc), i cosiddetti pasdaran, coinvolti nella produzione, nello sviluppo e nella fornitura di droni a milizie filo-iraniane attive in Yemen, Iraq e Siria: tra questi ci sono Abbas Sartaji, Mehdi Ghaffari Naghneh, Hasan Arambunezhad; Hadi Jamshidi Zavaraki; Reza Nahar Dani e Abolfazl Ramazanzadeh Moshkani. Le misure hanno anche colpito alcuni dirigenti e dipendenti della società Kipas (già sanzionata dagli Stat Uniti nel 2021): Ali Reza Nurian Ramsheh, Mohsen Sayyadi Turanlu, Mohammad Sadegh Fatehi, Hamid Hajji Ebrahimi Forushani, Ali Ashgar Al-Taf e Esmail Azizkhani. Il provvedimento comprende anche la società Fateh Aseman Sharif Company, insieme all’amministratore delegato, Majid Dehghan.
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Nel comparto siderurgico, le sanzioni sono rivolte a diverse entità legali associate al produttore di acciaio iraniano Ksc, già sanzionato nel 2020. Tra queste ci sono l’emiratina Psi Dmcc; Kara Industrial Trading e Good Run Limited, registrate in Europa; Magellanic Phoenix Marine and Trading Limited, basata a Hong Kong; e la turca Hsf Dis Ticaret Limited Sirketi. Nel settore automotive, il provvedimento ha colpito la società Bahman Diesel, sussidiaria del gruppo Bahman che gli Usa hanno già sanzionato precedentemente; e la società Iran Docharkh, sempre sussidiaria del gruppo insieme a Iran Chassis Manufacturing.