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Guerra, Israele ha già deciso: dove colpirà l'Iran

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L’opera di persuasione dovrebbe aver funzionato. Gli Stati Uniti ritengono che la risposta di Israele all’attacco dell’Iran sarà probabilmente limitata e non si concentrerà direttamente sul territorio della Repubblica islamica ma su uno dei suoi gruppi alleati in Siria o Libano. Secondo quattro funzionari americani, interpellati dalla Nbc, la mancanza di gravi danni causati da Teheran potrebbe indurre lo Stato ebraico a cercare una risposta meno aggressiva rispetto a quanto previsto nelle prime ore dell’assalto con droni e missili. Ieri il gabinetto di guerra israeliano, guidato da Benjamin Netanyahu, avrebbe deciso di rispondere «chiaramente e con forza» all’attacco iraniano senza però scatenare una guerra regionale, o che distrugga la coalizione internazionale che ha aiutato Tel Aviv a difendersi.

 

 

Inoltre, secondo l’emittente pubblica Kan, Israele ha rassicurato i Paesi arabi alleati nella regione - come Egitto, Giordania e Stati del Golfo - che la sua risposta all’attacco iraniano non li metterà in pericolo. Anche secondo queste altre fonti lo Stato ebraico ha fatto presente che la sua risposta, quando arriverà, sarà condotta in modo tale che la Repubblica islamica non potrà coinvolgerli. Ieri, Teheran ha minacciato un attacco più vasto e massiccio in caso di ritorsione per gli oltre 300 droni e missili lanciati sabato notte contro Israele. La speranza è che l'escalation si fermi immediatamente.

 

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