Iran, lanci falliti e schianti per metà dei missili contro Israele
Un attacco davvero fallimentare rispetto alla fanfara della propaganda. Tre funzionari statunitensi hanno dichiarato al Wall Street Journal che «circa la metà dei missili balistici partiti dall’Iran non sono stati lanciati correttamente o si sono schiantati prima di raggiungere la loro destinazione». Secondo le fonti, durante l’assalto contro Israele l’Iran ha lanciato tra 115 e 130 missili balistici e solo circa la metà di essi sono stati intercettati con successo. Il resto è fallito per motivi tecnici, senza bisogno di occuparsene. «Non c’è assolutamente nulla della famosa capacità dei missili balistici iraniani», ha detto una delle fonti, commentando la cilecca di Teheran.
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Nel frattempo l’esercito israeliano continua le sue operazioni nella Striscia di Gaza, insistendo sul fatto che l’attacco iraniano del fine settimana non lo distoglierà dal suo obiettivo di eliminare Hamas. «Nonostante gli attacchi dell’Iran, non abbiamo perso di vista, nemmeno per un momento, la nostra missione essenziale a Gaza, che è quella di salvare gli ostaggi tenuti da Hamas», ha detto il portavoce dell’esercito israeliano Daniel Hagari. Secondo i militari, gli ostaggi rapiti da Hamas nell’attacco del 7 ottobre contro Israele si trovano proprio a Rafah, all’estremità meridionale della Striscia di Gaza. Il premier Benjamin Netanyahu è deciso a lanciare l’offensiva di terra contro quella città, considerata l’ultima roccaforte di Hamas, nonostante gli avvertimenti degli Stati Uniti e della comunità internazionale, che temono un bagno di sangue.
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