Attentato di Mosca, spunta un video: "Andare verso Kiev, ci aspettava un coordinatore"
Fari accesi sull'attentato di Mosca, che è tornata a vivere i peggiori incubi degli attacchi terroristici quando, la sera del 22 marzo, uomini armati hanno fatto irruzione nella sala concerti Crocus City Hall e hanno aperto il fuoco sulla platea. In un primo momento c'è stato un rimpallo di accuse tra Mosca e Kiev. Poi l'Isis ha rivendicato l'attacco. Vladimir Putin ha insistito sull'Ucraina, pur riconoscendo la matrice islamica della strage in un secondo momento. Ora l’Fsb ha diffuso un nuovo video degli interrogatori dei quattro assalitori del Crocus in cui parlano del loro coordinatore, tal Saifullo, che dopo l’attentato, li aspettava al confine con l’Ucraina, dove avrebbe consegnato loro un milione di rubli ciascuno (l’equivalente di 10.800 dollari).
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Saifullo aveva indicato loro il luogo dell’attentato, fornito denaro e armi e preparato il piano per la fuga. I quattro assalitori appaiono in buone condizioni, senza più bende, ferite, rigonfiamenti e barelle (a parte la fasciatura di uno all’orecchio) delle immagini pubblicate poche ore dopo l’arresto, a 140 chilometri dal confine con l’Ucraina. Il primo sospetto a comparire nel video è Dalerdzhon Mirzoyev che spiega come il loro piano dopo l’attentato fosse quello di «andare verso Kiev». Il secondo Saidakrami Rachabalizoda, dice che «Saifullo ci aveva istruito ad andare in Ucraina, a Kiev, dove ci avrebbe dato un milione di rubli». Muhammadsobir Fayzov, parla di un appuntamento al confine con l’Ucraina con persone che «li avrebbero aiutati a passare il confine e raggiungere Kiev». «Ci era stato detto di lasciare l’auto da qualche parte vicino al confine e telefonare al nostro coordinatore, che ci avrebbe aiutato ad arrivare a Kiev», aggiunge, Shamsidin Fariduni.