strage alla crocus hall
Attentato a Mosca, gli 007 ucraini: "Dietro c'è Putin"
Le immagini di un uomo fermato dalle forze speciali russe avevano fatto pensare a un arresto per l'attentato alla sala da concerti Crocus di Mosca, dopo l'irruzione di un commando armato di mitra ed esplosivi che ha sparato sulla folla dall'ingresso all'ampia sala da 6200 posti. In realtà secondo e autorità russe i cinque assalitori sono riusciti a fuggire. Ci sarebbero 40 morti e oltre 100 feriti nell’attacco terroristico secondo un bilancio preliminare dei servizi dell’Fsb. Dai video diffusi sui social si vedono i cinque uomini in mimetica sparare contro le persone inermi e il tetto della struttura andare a fuoco. L'attacco in seratat è stato rivendicato dall'Isis.
La portavoce del ministero degli Esteri Maria Zakharova ha definito quanto accaduto al Crocus City Hall un "attacco terroristico". L'Ucraina respinge i sospetti di un ruolo nell'attacco e rilancia. "L’Ucraina certamente non ha nulla a che fare con le sparatorie e le esplosioni a Crocus. Non ha assolutamente senso. Innanzitutto l’Ucraina combatte con l’esercito russo da più di due anni. Tutto in questa guerra sarà deciso solo sul campo di battaglia. Gli attacchi terroristici non risolvono alcun problema", ha scritto su X, Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky. "In secondo luogo, l’Ucraina non ha mai fatto ricorso a metodi terroristici. È sempre inutile. A differenza, tra l’altro, della stessa Russia, che utilizza attacchi terroristici nell’attuale guerra contro l’Ucraina e in precedenza nella sua storia ha attaccato i propri cittadini per avviare successive ’azioni antiterrorismo' contro i gruppi etnici in protesta. In terzo luogo, molto prima degli eventi al Crocus City Hall, avevamo sentito avvertimenti pubblici da parte delle ambasciate straniere di stanza a Mosca sulla possibilità di tali sanguinosi attacchi", conclude.
La direzione principale di intelligence del ministero ucraino della Difesa (Gur) sostiene che l’attacco nella sala da concerti Crocus City Hall, a nordovest di Mosca sia una "deliberata provocazione del regime" di Vladimir Putin. Lo riporta Ukrainska Pravda. "Si tratta di una provocazione deliberata da parte dei servizi speciali di Putin, dalla quale la comunità internazionale ha messo in guardia. Il tiranno del Cremlino ha iniziato la sua carriera con questo e vuole finirla con gli stessi crimini contro i suoi stessi cittadini", ha affermato il portavoce del Gur Andriy Yusov.
La Russia ha chiesto agli Stati Uniti di condividere, se ne ha, le informazioni in loro possesso sull’attacco terroristico al Crocus City Hall. L’appello arriva dalla portavoce del ministero degli Esteri russo Zakharova. "Se gli Stati Uniti hanno o avevano dati attendibili su quanto accaduto, allora devono immediatamente trasferirli alla parte russa", ha scritto Zakharova sul suo canale Telegram. Il suo intervento segue quello del consigliere per la sicurezza della Casa Bianca Kirby, che aveva affermato che non si hanno indicazioni sul fatto che l’Ucraina o gli ucraini stiano coinvolti nell’attacco a Mosca.
Intanto tutti gli eventi pubblici, sportivi e culturali sono stati annullati per il weekend a Mosca. Lo ha annunciato il sindaco della capitale russa, Sergey Sobyanin, secondo quanto riferisce Interfax. Intanto sono state rafforzate le misure di sicurezza negli aeroporti e le stazioni ferroviarie della capitale.