maxi-cauzione
Usa, “Trump nel panico”. Polemica per la soffiata Cnn sulla cauzione
L’ufficio della procuratrice generale di New York, Letitia James, ha chiesto alla corte d’appello di esigere da Donald Trump il deposito dell’intera cauzione, prima di congelare il pagamento della multa di 464 milioni di dollari in attesa del ricorso. «Le nuove accuse dell’imputato e gli argomenti legali presentati non sostengono la richiesta straordinaria di una pausa basata su una cauzione o un deposito inferiore ad un quarto del totale dell’ammontare» della condanna, ha dichiarato Dennis Fan, vice di James nella memoria depositata oggi in risposta a quella dei legali di Trump che hanno dichiarato «l’impossibilità pratica» di ottenere entro lunedì prossimo da una delle tante società specializzate contattate la copertura dell’enorme cauzione.
Secondo la legge dello stato di New York, per potersi appellare contro la sentenza del processo per frode che lo condanna a pagare 454 milioni di dollari, una cifra che gli interessi fanno aumentare ogni giorno che passa di 112mila dollari, Trump deve depositare una cauzione pari all’intera cifra. I suoi legali hanno chiesto alla corte d’appello di accettare una cauzione di solo 100 milioni, affermando che «poche società specializzate possono accettare di coprire una cauzione» di importo maggiore. Affermazioni che l’ufficio della procuratrice generale sostiene non corrispondere al vero, spiegando che l’ex presidente può suddividere l’intera cauzione in diverse fideiussioni. Insomma, come era prevedibile, James sembra intenzionata ad assumere una linea dura nel caso che Trump non depositi entro lunedì l’intera cauzione, chiedendo al giudice Arthur Ergon di autorizzare il sequestro di beni del tycoon, a partire dalle iconiche Trump Tower e la 40 Wall Street Tower a New York. Una possibilità che sta «gettando nel panico» l’ex presidente, scrive la Cnn.
L’emittente rivela che il team di Trump sta contattando facoltosi sostenitori dell’ex presidente e anche prendendo in considerazione quali proprietà potrebbero essere vendute, ed in fretta, per fare cassa. Nonostante le solite affermazioni aggressive sui social, l’ex presidente viene descritto dalla Cnn «sempre più preoccupato» sulle conseguenze di un mancato pagamento entro il 25 marzo, soprattutto considerato il fatto che ha costruito negli anni la sua immagine prima imprenditoriale e poi politica sulla sua ricchezza e successo negli affari. Per questo le fonti della Cnn spiegando che Trump ha espresso la sua opposizione alla possibile scappatoia di dichiarare bancarotta. Dalla campagna di Trump si smentisce la ricostruzione della Cnn di un ex presidente nel panico, bollata come «un mucchio di sciocchezze e fake news senza fondamento. Il presidente ha presentato una mozione per bloccare l’ingiusta, incostituzionale, antiamericana sentenza del giudice Engoron nella caccia alle streghe condotta dalla procuratrice corrotta», ha dichiarato il portavoce Steven Cheung.