Houthi, l'offensiva si allarga: "Colpiremo anche nell'Oceano Indiano"
Neanche la rotta che dall’Oceano Indiano passa per il Capo di Buona Speranza sarà più sicura per le navi legate a Israele. L’avvertimento arriva dagli Houthi dello Yemen, direttamente dal loro leader Abdel-Malik al-Houthi, che annuncia un allargamento dell’offensiva. Dopo gli attacchi nel Mar Rosso e nel Golfo di Aden per rappresaglia contro l’azione militare israeliana nella Striscia di Gaza, molte compagnie hanno scelto di evitare la strada più breve tra Asia ed Europa optando per la circumnavigazione del Capo di Buona Speranza. In un discorso trasmesso in televisione, al-Houthi ha avvertito che intende ora espandere le operazioni ad altre "inattese" rotte di navigazione. "Si tratta di un grande passo importante. Abbiamo avviato le nostre operazioni nell’Oceano Indiano", ha affermato, dopo aver rivendicato gli attacchi nei quali sono state prese di mira un totale di 73 navi e imbarcazioni militari da novembre.
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Il rischio di un'escalation e di una concatenazione di guai e disastri, quindi, è sempre più concreto. "Gli eventi degli ultimi mesi - dalla crisi nel Mar Rosso alle tensioni politiche in altre regioni dell’Asia, dell’Africa e del Medio Oriente - sembrano confermare l’avvio di una fase storica in cui l’incertezza e l’instabilità del quadro geopolitico globale potrebbero rappresentare la norma, non l’eccezione". Così si è espresso il governatore della Banca d’Italia Fabio Panetta nell’intervento letto dal segretario del direttorio Gian Luca Trequattrici alla XV conferenza tra il ministero degli Affari esteri e Bankitalia. "In un tale scenario il rallentamento del commercio internazionale che prima ho definito fisiologico rischia di trasformarsi in un vero e proprio processo di deglobalizzazione foriero di rischi assai elevati, soprattutto per le economie strettamente integrate negli scambi internazionali come quelle dell’Italia e della Ue", ha dichiarato.