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Russia, morto un altro manager del petrolio. Spunta la "profezia" dell'oligarca esiliato

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Si allunga la scia di decessi misteriosi tra oligarchi e manager del potere russo. Il colosso petrolifero russo Lukoil ha annunciato con un comunicato la morte del suo vicepresidente Vitaly Robertus. Il manager è scomparso "improvvisamente" all'età di 54 anni, riporta Sky News. Le cause della morte di Robertus sono al momento sconosciute. Il gigante petrolifero della Russia nell'ottobre 2023 Lukoil aveva perso il presidente  Vladimir Nekrasov scomparso per insufficienza cardiaca all'età di 66 anni, a maggio del 2022 un altro manager, Alexander Subbotin, è stato trovato morto. Qualche mese dopo era stato seguito da Ravil Maganov, caduto dalla finestra di un ospedale a Mosca.

 

Il giornalista della Stampa, Jacopo Iacoboni, riassume in un post su X: "Anche il vice presidente di Lukoil, Vitaly Robertus (foto a sinistra), muore all'improvviso. Aveva 54 anni, a ottobre era morto il presidente. A destra, quello che diceva Khodorkovsky questa mattina a La Stampa". Si riferisce all'intervista pubblicata oggi a Mikhail Khodorkovsky, imprenditore e oligarca russo che ha rotto con il regime di Vladimir Putin per diventare, in esilio, un oppositore. Ha fondato l'organizzazione anti-Putin "Open Russia" ed è considerato da Mosca un "agente straniero". Ma lei crede a delle fratture nell'élite russa? "Non abbiamo a che fare con 'cambiamenti nell'élite di Putin', come non li avevamo in quella di Mao. Lui sta solo cercando di cooptare eventuali pezzi di una nuova élite. Se fallisce, li assassina", è la frase che Iacoboni ritiene profetica.

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