scossone sulla guerra

Papa Francesco mette Zelensky con le spalle al muro: “Bandiera bianca e negoziare”

Papa Francesco scuote il mondo intero sulle guerre che si stanno combattendo in Ucraina e Medio Oriente. Il Pontefice, nelle anticipazioni di un’intervista con la Radiotelevisione svizzera, parte rivolgendosi a Kiev, che deve fermare la guerra con la Russia negoziando: “E’ più forte chi vede la situazione, chi pensa al popolo, chi ha il coraggio della bandiera bianca, di negoziare. Oggi si può negoziare con l'aiuto delle potenze internazionali. La parola negoziare è coraggiosa. Quando vedi che sei sconfitto, che le cose non vanno, occorre avere il coraggio di negoziare. Hai vergogna, ma con quante morti finirà? Negoziare in tempo, cercare qualche paese che faccia da mediatore. Nella guerra in Ucraina, ce ne sono tanti.  La Turchia, si è offerta. E altri. Non abbiate vergogna di negoziare prima che la cosa sia peggiore”.

 

  

 

Al Santo Padre viene chiesto se lui si sia offerto per svolgere un ruolo da intermediario di pace negli attuali conflitti e lui replica così: “Io sono qui, punto. Ho inviato – spiega ancora - una lettera agli ebrei di Israele, per riflettere su questa situazione. Il negoziato non è mai una resa. È il coraggio per non portare il paese al suicidio. Gli ucraini, con la storia che hanno, poveretti, gli ucraini al tempo di Stalin quanto hanno sofferto... La guerra è una pazzia, è una pazzia”.

 

 

"Interventi umanitari? Si alle volte sono umanitari, ma sono per coprire anche un senso di colpa. E non è facile", il resto delle parole del Papa, che si concentra infine sulla guerra che si combatte a Gaza tra Israele e Hamas: “Tutti i giorni alle sette del pomeriggio chiamo la parrocchia di Gaza. Seicento persone vivono lì e raccontano cosa vedono, è una guerra. E la guerra la fanno due, non uno. Gli irresponsabili sono questi due che fanno la guerra. Poi non c'è solo la guerra militare, c'è la 'guerra-guerrigliera', diciamo così, di Hamas, un movimento che non è un esercito. È una brutta cosa”. Dal Vaticano arriva la strada da seguire per porre fine alle guerre: negoziare.