Medio Oriente, gli Stati Uniti avvertono Israele: "Crisi senza precedenti"
Gli Stati Uniti potrebbero impedire a Israele di usare armi americane in un’offensiva pianificata nella città di Rafah, nel sud di Gaza. Lo scrive il Washington Post, precisando che il presidente americano Joe Biden e altri funzionari «non hanno preso alcuna decisione sull’imposizione di una condizione legata all’uso delle armi made in Usa. Ma il fatto stesso che i funzionari sembrino discutere di questo passo estremo dimostra la crescente preoccupazione dell’amministrazione per la crisi a Gaza». «Se Israele lanciasse un’offensiva a Rafah senza proteggere adeguatamente la popolazione civile sfollata, ciò potrebbe far precipitare una crisi senza precedenti nelle relazioni Usa-Israele, coinvolgendo anche le forniture di armi», ha affermato l’ex ambasciatore americano in Israele Martin Indyk.
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L’articolo afferma, inoltre, che gli Stati Uniti sembrano aver accantonato le speranze di un’iniziativa diplomatica che abbini la normalizzazione saudita con un percorso verso uno Stato palestinese. «Dietro la crescente tensione con Netanyahu c’è la sensazione di Biden che Israele non abbia ascoltato gli avvertimenti e i consigli degli Stati Uniti e che il rapporto con gli Usa sia una strada a senso unico», scrive il Washington Post. «L’amministrazione ritiene infatti di sostenere gli interessi israeliani, a un costo politico considerevole in patria e all’estero, mentre Netanyahu non risponde alle richieste americane. Israele sostiene che qualsiasi spazio tra la politica statunitense e quella israeliana avvantaggia solo Hamas. Ma Israele non scende a compromessi per ridurre questo divario».