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Mar Rosso, report allarmante: il cambio di strategia degli Houthi

Attacchi alle navi commerciali con droni e missili ma anche una sorta di autorità marittima che impone con le armi cambi di rotta. La strategia dei miliziani Houthi nel Mar Rosso si arricchisce di nuovi elementi. La British Maritime Trade Operations Authority ha rivelato di aver ricevuto un rapporto sul sequestro di una nave commerciale da parte di un gruppo identificato come «la Marina yemenita», che chiedeva all’equipaggio di cambiare rotta a sud-ovest della città di Aden. Ha anche aggiunto, in una dichiarazione pubblicata sul suo account sulla piattaforma «X», oggi, che il sequestro è durato circa mezz’ora. Tuttavia, l’Autorità non ha rivelato la rotta successivamente seguita dalla nave commerciale. Questo incidente è avvenuto dopo le dichiarazioni rilasciate lunedì scorso da Misfer Al-Numair, ministro delle Comunicazioni e dell’Information Technology nel governo del gruppo Houthi yemenita non riconosciuto a livello internazionale, in cui sosteneva che le navi dovessero ottenere un «permesso dall’Autorità per gli affari marittimi», che è controllata dagli Houthi, prima di entrare nelle acque yemenite.

 

  

Ue, Usa e Gran Bretagna hanno in atto missioni di contrasto agli attacchi dei miliziani sostenuti dall'Iran. Ma gli houthi «non si fermeranno fino a quando non sarà fermata l’aggressione e non sarà tolto l’assedio al popolo palestinese nella Striscia di Gaza», ha dichiarato il portavoce militare degli houthi, il brigadier generale Yahya Saree. Frasi arrivate dopo che che gli Usa hanno riferito che il cacciatorpediniere statunitense Uss Carney ha abbattuto droni e un missile che gli erano stati lanciati contro dai ribelli. Gli Usa dal canto loro fanno sapere che «il 5 marzo, tra le 15 e le 17 (ora di Sanaa), le forze del Comando centrale degli Stati Uniti (Centcom) hanno abbattuto un missile balistico antinave e 3 sistemi aerei senza pilota ad attacco unidirezionale lanciati dalle aree dello Yemen controllate dagli houthi sostenuti dall’Iran verso la Uss Carney (DDG 64) nel Mar Rosso. Non si registrano feriti o danni alla nave», riferisce il Centcom, aggiungendo che «più tardi, tra le 20:45 e le 21:40, le forze del Centcom hanno distrutto 3 missili antinave e 3 navi di superficie senza equipaggio (USV) per autodifesa» e precisando che «i missili e gli USV si trovavano in aree dello Yemen controllate dagli houthi». «Le forze del Centcom hanno identificato i missili, i droni e gli USV e hanno stabilito che costituivano una minaccia imminente per le navi mercantili e per le navi della Marina statunitense nella regione», prosegue il Comando centrale Usa.