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Funerali Navalny, in migliaia sfidano Putin: quanti arresti, i conti non tornano
In migliaia hanno voluto dare l’estremo saluto alla salma di Alexei Navalny, il più acerrimo oppositore di Vladimir Putin morto a 47 anni lo scorso 16 febbraio in un carcere russo. Un decesso che per Mosca è da attribuirsi a cause naturali ma che i familiari e i collaboratori del dissidente imputano direttamente alla longa mano del leader del Cremlino. La cerimonia in rito ortodosso si è svolta nella chiesa moscovita dell’Icona della Madre di Dio dopodiché la salma è stata tumulata nell’adiacente cimitero di Borissov. La musica che ha accompagnato il cammino della bara verso il cimitero è stata «My Way» di Frank Sinatra, mentre la colonna sonora del film Terminator è stata riprodotta mentre il feretro è stato calato nel terreno.
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Quando la bara è giunta nell’area consacrata, le forze dell’ordine hanno cercato di impedire alla massa dei sostenitori di superarne i cancelli, ma in diverse centinaia sono comunque riusciti a penetrare nel cimitero. L’azione della polizia non ha in ogni caso scoraggiato le persone rimaste fuori che hanno di fatto creato una specie di «memoriale improvvisato» dove in pochi minuti sono stati posati centinaia di fiori. «La gente che è venuta a salutare Navalny - si legge sull’account Telegram del media russo Mojem Obiasnit (Possiamo spiegare) lascia fiori nella neve vicino all’ingresso della stazione della metropolitana Borisovo». Dalla folla (secondo alcune stime superiore alle tremila unità) oltre agli applausi al feretro sono giunte grida come «Grazie Alexei», «La Russia sarà libera» e «Putin assassino».
Dunque migliaia di sostenitori hanno sfidato il rischio di fermi e arresti. Secondo quanto comunicato, la Polizia russa avrebbe effettuato 25 arresti in tutto il paese nel giorno del funerale. Numeri che non trovano riscontro nelle ricostruzioni della Reuters, che parla di centinaia di arresti in tutta la Federazione, e dell’organizzazione per i diritti umani Odv-info secondo cui le persone fermate e arrestato sono 400 persone in 39 città, la metà delle quali solo a San Pietroburgo. “Nei canali Telegram degli oppositori viene diffuso un messagio: "Se succede qualcosa e vieni arrestato, scrivi o chiama…”, con alcuni recapiti telefonici.
Alle esequie c'era in prima fila i due genitori Lyudmila e Anatoly. Assenti la moglie e i due figli che vivono all’estero e che non possono rischiare di tornare in patria. In ottemperanza al rito ortodosso, il suo corpo è stato esposto in una bara aperta, ricoperta da decine di fiori rossi e bianchi.