stesso copione
Russia, incubo nuovo fronte in Europa: "Stesso copione dell'Ucraina"
Se i paesi Nato invieranno truppe sul suolo ucraino, ci saranno «tragiche conseguenze». Non solo: la retorica dell’Occidente fa rischiare «un conflitto con l’uso di armi nucleari e conseguentemente la distruzione della civiltà». È tornato a minacciare l’Occidente Vladimir Putin: «L’Occidente sta escogitando modi per spaventare il mondo intero, tutto questo minaccia davvero un conflitto con l’uso di armi nucleari e quindi la distruzione della civiltà», ha detto in un discorso alla nazione davanti all’Assemblea federale. Il padre padrone della Russia ricorda che Mosca ha armi che possono colpire obiettivi sul territorio dei Paesi occidentali e ribadisce che le truppe russe impegnate nella guerra in Ucraina «non si ritireranno, non ci deluderanno e non ci tradiranno».
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L’Ue bolla queste minacce come parte di una retorica da campagna elettorale. «Il discorso di Putin va visto nel contesto delle imminenti elezioni presidenziali» del 15-17 marzo. «Questo è uno dei tanti esempi di come Putin stia cercando di sviare la colpa dalla guerra», ha detto un portavoce della Commissione europea, secondo cui «tutte queste minacce con armi nucleari sono assolutamente inaccettabili e inappropriate, ma è lui che ha iniziato la guerra e che porta avanti l’instabilità. Fondamentalmente sta ingannando la nazione, che vive sotto il pugno di ferro di una repressione che ricorda i tempi di Stalin», ha aggiunto. Repressione che oggi ha visto coinvolto anche il nuove direttore di Novaya Gazeta, Sergey Sokolov, fermato a Mosca con l’accusa di «screditare» l’esercito russo e condannato a pagare una multa da 30mila rubli (poco più di 300 euro). Sokolov è stato vicedirettore di Novaya Gazeta prima di diventare direttore l’anno scorso, dopo la decisione del Nobel per la Pace 2021 Dmitry Muratov di dimettersi mentre contestava il suo status di «agente straniero» in tribunale. Mentre gran parte del personale di Novaya Gazeta ha lasciato la Russia nel marzo 2022 per fondare Novaya Gazeta Europe in Lettonia, Sokolov ha continuato a lavorare per Novaya Gazeta in Russia.
Domani si volgeranno i funerali del grande oppositore, a cui parteciperà anche l’incaricato d’affari dell’ambasciata d’Italia a Mosca, mentre l’ambasciata russa in Italia non ha rilasciato il visto di ingresso nel paese ai parlamentari Benedetto Della Vedova (+Europa), Lia Quartapelle (PD) e Ivan Scalfarotto (IV). Al confine della Moldova, intanto, sono tenute sott’occhio le mosse dell’autoproclamata repubblica della Transnistria, che ieri ha chiesto il soccorso di Mosca contro presunte pressioni moldave. «La Russia strumentalizza da anni le minoranze in Ucraina. In Moldavia, Putin usa lo stesso copione con i separatisti della Transnistria» ha affermato la ministra degli Esteri tedesca, Annalena Baerbock, secondo cui «nessun Paese è il cortile della Russia e deve essere destabilizzato». L’Unione europea sta seguendo molto da vicino l’evolversi della situazione, riferisce un portavoce della Commissione. «Crediamo che la stabilità in questa regione sia nell’interesse di tutti - sottolinea - prima di tutto nell’interesse delle popolazioni su entrambe le sponde del fiume Dnestr e in questo contesto incoraggiamo entrambe le parti ad impegnarsi in un dialogo costruttivo».