Morte Navalny, la minaccia di Joe Biden: "Nuove sanzioni contro Putin"
Gli Stati Uniti valutano ulteriori sanzioni alla Russia dopo la morte di Alexei Navalny. Lo ha dichiarato Joe Biden rispondendo alle domande dei giornalisti al suo arrivo, in elicottero, alla Casa Bianca. «Abbiamo già sanzioni, ma sì stiamo considerando sanzioni aggiuntive», ha detto il presidente americano.
"La Russia di Putin è come l'Urss e collasserà". Le lettere di Navalny all'altro dissidente
Novichok (dal russo «nuovo venuto») è una serie di gas nervini prodotti in Unione Sovietica tra il 1970 e il 1980, ritenuti i più letali mai realizzati, con alcune varianti che sono da 3 a 10 volte più potenti del VX, anche se non è mai stato provato scientificamente. Sono "agenti nervini di quarta generazione" e fanno parte del programma sovietico "Foliant", riguardante la creazione di nuovi insetticidi e agenti nervini nell’impianto chimico di Pavlodarsk, nell’attuale Kazakistan. Secondo quanto denunciato dalla vedova di Alexey Navalny, il dissidente russo è stato di nuovo avvelenato con questo agente nervino, già individuato dai test tossicologici eseguiti sull’oppositore nell’estate 2020. Il progetto inizialmente definito con il codice K-84, venne successivamente ricodificato con la sigla A-230. La famiglia dei Novichok e analoghi, comprende oltre un centinaio di varianti strutturali (formula di struttura). Questi agenti sono stati realizzati per non essere tracciabili con i metodi chimici standard Nato di rilevamento delle armi chimiche, per essere permeabili rispetto agli indumenti di protezione chimica della Nato, per essere sicuri da maneggiare e da stoccare. Parte degli agenti nervini di terza generazione, già estremamente potenti, venne sintetizzata in Unione Sovietica tra il 1970 fino al 1990, secondo una pubblicazione, resa nota solo del 1992, da due chimici, Lev Fedorov e Vil Mirzayanov sul settimanale Moskovskiye Novosti. La pubblicazione apparve alla vigilia della firma russa della Convenzione delle armi chimiche.