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Israele, terrorista apre il fuoco sui civili. Netanyahu: "Non solo da Gaza"

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Due persone sono morte e altre sei sono rimaste ferite in un attacco terroristico nel sud di Israele. Secondo i soccorritori, tre persone sono in condizioni gravi mentre altre due, tra cui una donna di 65 anni, versano in condizioni moderate. Il terrorista è arrivato sulla scena a bordo di un auto e ha aperto il fuoco sulle persone alla fermata dell’autobus a Rèem-Masmiyya finché non è stato colpito e ucciso da un civile sul posto. Il premier di Israele, Benjamin Netanyahu, ha inviato le sue condoglianze alle famiglie delle persone rimaste uccise nella sparatoria nella città di Ashdod, a un incrocio nella zona centrale. "L’ attacco ci ricorda che l’intero Paese è una linea del fronte e che gli aggressori non provengono solo da Gaza", ha detto Netanyahu.

 

 

Intanto cresce il rischio di escalation in tutto il Medio Oriente. L’amministrazione degli Stati Uniti è responsabile "di ogni goccia di sangue" e Israele è uno "strumento per attuare il massacro". Lo ha affermato oggi in un discorso televisivo Hassan Nasrallah, il segretario generale del partito sciita filo-iraniano Hezbollah. "Statunitensi e israeliani devono sapere che i palestinesi non si tireranno indietro", ha affermato il leader, aggiungendo: "Il vero obiettivo di Israele è da anni quello di cacciare i palestinesi dalla loro terra e creare uno Stato ebraico», e «la resistenza ha due opzioni: resistere o capitolare". Nasrallah ha inoltre sottolineato la necessità di "estendere la battaglia, senza allontanarsi dallo scopo principale, che è sostenere Gaza".

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