francesca albanese
Israele, negato l’ingresso all’inviata Onu Francesca Albanese. “Parole scandalose”
Altro scontro tra l’Onu e Israele. Il ministero degli Esteri e il ministero dell’Interno di Tel Aviv ha comunicato la decisione di vietare l’ingresso in Israele alla relatrice speciale delle Nazioni Unite sulla situazione dei diritti umani nei Territori palestinesi occupati, Francesca Albanese. Una nota accusa Albanese per dichiarazioni bollate come "scandalose" in relazione all’attacco del 7 ottobre 2023 in Israele perpetrato da Hamas.
Già ieri il ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz, aveva chiesto al segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, di licenziare "immediatamente" la relatrice dell’Onu. Di cosa è “colpevole” Albanese? In particolare di un post su X in cui ha commentato le parole del presidente francese, Emmanuel Macron, che definiva il 7 ottobre “il più grande massacro antisemita del nostro secolo”. “Il più grande massacro antisemita del nostro secolo? No, signor Emmanuel Macron. Le vittime del 7/10 non sono state uccise a causa del loro ebraismo, ma in risposta all’oppressione di Israele. La Francia e la comunità internazionale non hanno fatto nulla per impedirlo. I miei rispetti alle vittime», le dichiarazioni incriminate.
Il ministero degli Esteri francese ha risposto alla relatrice Onu ribadendo che il 7 ottobre è stato effettivamente “il più grande massacro antisemita del 21° secolo e contestarlo è un errore”. Secondo il Quai d’Orsay, “questi commenti sono tanto più scandalosi dato che la lotta contro l’antisemitismo e tutte le forme di razzismo è al centro della fondazione dell’Onu”. Katz ha poi rincarato la dose sostenendo che “inquadrare il massacro del 7 ottobre come una reazione alla ‘oppressione israeliana’ piuttosto che come un atto di odio antiebraico è profondamente preoccupante. Il tempo del silenzio ebraico di fronte a tali dichiarazioni false è passato. Dobbiamo essere forti ed espliciti contro tali narrazioni”.