Gaza, Netanyahu dà il via libera al cessate il fuoco tra Israele e Hamas
Un passo verso la pace in Medio Oriente. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu avrebbe dato il suo ok al cessate il fuoco con Hamas nella Striscia di Gaza senza informare il gabinetto di guerra. Lo riporta l’emittente televisiva israeliana Kan.
Il leader di Hamas è "un terrorista in fuga". Le tappe nei nascondigli
Il piano proposto da Hamas per un cessate il fuoco a Gaza si articola in tre fasi e prevede il rilascio di tutti gli ostaggi israeliani in cambio di detenuti palestinesi, la ricostruzione della Striscia e il completo ritiro delle truppe israeliane. Nella bozza, citata da Reuters, c’è una prima fase in cui viene consentita la ricostruzione degli ospedali e dei campi profughi a Gaza insieme al ritiro dei militari israeliani dalle aree popolate della Striscia. La seconda fase vede il rilascio di tutti gli ostaggi maschi israeliani in cambio di un certo numero di prigionieri palestinesi e del completo ritiro delle truppe da Gaza. Nella terza fase, che durerà 45 giorni, verranno scambiati resti e corpi. La controproposta di Hamas prevede tre fasi ciascuna di 45 giorni per un totale di quattro mesi e mezzo di calma che dovrebbero portare a un accordo per la fine della guerra. Nella prima fase verranno rilasciate tutte le donne, i ragazzi sotto i 19 anni, i vecchi e i malati in cambio della scarcerazione di donne e ragazzi palestinesi. Gli ostaggi maschi verranno liberati nella seconda fase, mentre i resti verranno restituiti nella terza. In tutto Hamas vuole il rilascio di 1.500 detenuti palestinesi dalle carceri israeliane, un terzo dei quali scelti tra quelli condannati all’ergastolo. Il Movimento islamico ha anche chiesto un aumento di aiuti a Gaza, con l’ingresso di 500 camion al giorno.
Circa 50 ostaggi potrebbero essere morti: la triste notizia da Israele