Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Usa-Israele, caso diplomatico per la presa in giro a Biden: “Ha l'Alzheimer”

  • a
  • a
  • a

Una foto di Joe Biden, accompagnata da una frase sull’Alzheimer. Finisce sotto i riflettori, e nella bufera, il figlio di Itamar Ben Gvir, ministro israeliano per la Sicurezza nazionale costretto a scusarsi con il presidente americano. «In questo periodo difficile è importante sensibilizzare l’opinione pubblica sull’Alzheimer, una malattia degenerativa del cervello che è la causa più comune di declino cognitivo e demenza», affermava - fino alla cancellazione - un post su X di Shuvael Ben Gvir. Che aggiungeva: «Una malattia seria che colpisce funzioni e capacità di una persona». Parole, riportate dal Times of Israel, per le quali è stato costretto a scusarsi il ministro, leader del partito di estrema destra Otzma Yehudit, con un post in cui parla di un «grave errore» del figlio, di un messaggio che «disapprovo assolutamente». 

 

 

«Gli Stati Uniti sono il nostro grande amico e il presidente Biden è un amico di Israele - ha aggiunto Ben Gvir su X -. Anche se non sono d’accordo con la sua gestione, non c’è spazio per uno stile denigratorio». E ancora: «Mi scuso per le parole di mio figlio». Poi sono arrivate anche le scuse del figlio 18enne del ministro del governo di Benjamin Netanyahu, con un nuovo post: «Signor Presidente, mi scusi!». 

 

 

Tutto questo dopo che, nel contesto del conflitto in Medio Oriente e dopo che l’81enne Biden ha firmato un ordine esecutivo per imporre sanzioni ai coloni estremisti in Cisgiordania, Ben Gvir (che vive in un insediamento) ha criticato con forza l’Amministrazione Usa in un’intervista al Wall Street Journal in cui diceva che per Israele sarebbe stato forse meglio un nuovo mandato per Donald Trump alla Casa Bianca. «Invece di darci il suo pieno sostegno, Biden è impegnato a dare aiuti umanitari e carburante a Gaza che finiscono a Hamas. Se ci fosse Trump al potere, il comportamento degli Stati Uniti sarebbe completamente diverso», aveva detto l’esponente dell’estrema destra israeliana. E ora il nuovo fronte di polemica che ha incrinato i rapporti.

 

Dai blog