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Mar Rosso, scatta la missione europea Aspides: Italia, Grecia e Francia pronte alla guida

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Nel Mar Rosso, entro il 19 febbraio, verrà lanciata anche la missione Aspides dell’Unione europea. Il suo scopo sarà «di proteggere le navi dagli attacchi degli Houthi», ha precisato l’Alto rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell. Italia, Grecia e Francia «hanno offerto la possibilità» di assumere la guida della missione Aspides nel Mar Rosso, ma «non è una gara: l’importante per noi è che parta la missione e che partecipi il maggior numero possibile di Paesi europei - ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto, a margine del Consiglio informale Difesa a Bruxelles - mi auguro che possa diventare una missione più grande. Non riguarda soltanto noi, ma il mondo. Come Italia abbiamo detto che siamo disposti a partecipare offrendo una nave per tutta la durata della missione, che significa non una nave sola ma più navi che si alterneranno».

Intanto emerge una pausa di sei settimane nei combattimenti in cambio del rilascio degli ostaggi civili nelle mani di Hamas. È questa la proposta di accordo che Stati Uniti, Qatar ed Egitto hanno fatto a Israele, che l’avrebbe accettata e che ora è all’esame di Hamas. La bozza prevede anche la liberazione dei prigionieri palestinesi detenuti nelle carceri israeliane, al ritmo di tre per ogni ostaggio, oltre a uno spostamento temporaneo delle truppe dell’Idf lontano dalle aree popolate di Gaza e a un aumento degli aiuti umanitari che affluiscono nell’enclave sotto assedio. Il documento contiene anche un quadro per il futuro della Striscia, con successive pause superiori alle sei settimane durante le quali i prigionieri militari israeliani e i corpi degli ostaggi morti in prigionia verrebbero riconsegnati, nella speranza di giungere a un cessate il fuoco permanente.

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