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Medio Oriente, cambia la strategia Usa: "Stati Uniti verso il riconoscimento"

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Il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, ha chiesto al Dipartimento di Stato la presentazione di opzioni politiche sul possibile riconoscimento da parte degli Stati Uniti e a livello internazionale di uno stato palestinese dopo la fine del conflitto a Gaza. Lo rivela Axios, che cita due funzionari Usa, uno dei quali parla di come il lavoro per trovare una «via d’uscita diplomatica» per il conflitto a Gaza abbia «aperto - si legge - la strada a un ripensamento di molti vecchi paradigmi e politiche Usa". Secondo la fonte di Axios, nell’Amministrazione Biden c’è chi pensa che il riconoscimento di uno Stato palestinese dovrebbe essere il primo passo, non l’ultimo, nei negoziati per risolvere il conflitto israelo-palestinese.

 

 

 

 

Intanto il comandante della Forza Quds dei Guardiani della Rivoluzione iraniana, il generale Esmail Qaani, ha incontrato in una «visita segreta nella capitale irachena Baghdad lunedì scorso il primo ministro iracheno Muhammad Shià al-Sudani e alcuni leader delle fazioni armate vicine a Teheran». Lo riferisce Al-Araby al-Jadeed citando una fonte irachena, secondo cui «l’obiettivo è di contenere l’attuale escalation tra le fazioni filoiraniane e le forze Usa dopo l’uccisione di tre soldati americani nell’attacco di droni su un sito militare in Giordania, chiamato ’Torre 22’». «La visita di Qaani a Baghdad - osserva il sito del quotidiano vicino alle autorità qatarine - avviene in coincidenza con l’inizio del dialogo tra Baghdad e Washington sulla fine della presenza della Coalizione internazionale in Iraq e la formazione di un comitato congiunto e nel momento in cui le Brigate Hezbollah hanno annunciato la cessazione dei loro attacchi contro le forze americane» per «non mettere in imbarazzo il governo iracheno».

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