mar rosso

Yemen, chiesto il sostegno a Usa e Arabia Saudita per bloccare gli Houthi

Gli attacchi «difensivi» degli Stati Uniti e della Gran Bretagna contro i ribelli Houthi non sono sufficienti. Lo ha dichiarato un esponente del Consiglio di leadership presidenziale yemenita (il governo dello Yemen riconosciuto dalle Nazioni Unite), Rashad al-Alimi, nel corso di un briefing con la stampa a Riad. Al-Alimi ha chiesto il sostegno degli Stati Uniti e dell’Arabia Saudita per «eliminare» la capacità dei ribelli di attaccare le navi nel Mar Rosso. «Le operazioni difensive non sono la soluzione. La soluzione è eliminare le capacità militari degli Houthi», ha affermato l’esponente del governo yemenita. La situazione sta diventando sempre più critica. Solo questa mattina l’incendio un incendio è divampato a bordo della petroliera Marlin Luanda, attaccata dal gruppo armato. La risposta dei due Paesi occidentali, che nelle ultime settimane stanno provando ad agire per combattere la crisi della navigazione, è arrivata presto. 

 

  

 

Le forze americane hanno colpito una posizione Houthi nello Yemen dopo che i ribelli sciiti hanno attaccato una petroliera britannica ora in fiamme nel Golfo di Aden. «Verso le 3:45 ora locale (poco prima delle due di notte in Italia), il Comando militare statunitense per il Medio Oriente (Centcom) ha effettuato un attacco contro un lanciatore di missili antinave Houthi pronto a far fuoco nel Mar Rosso», si legge su X, dove il CentCom specifica che si trattava di una «minaccia imminente» per i cacciatorpediniere e le navi mercantili americane nella regione. I ribelli vicini all’Iran, che stanno intensificando gli attacchi contro il traffico mercantili nel Mar Rosso e nel Golfo di Aden, hanno riferito ieri sera di aver lanciato «missili» contro una «petroliera britannica, la Marlin Luanda», precisando che la nave, «colpita frontalmente, ha preso fuoco».

 

 

Il portavoce militare dei ribelli, Yahya Saree, ha aggiunto che l’attacco è stato effettuato a sostegno del popolo palestinese e «in risposta all’aggressione britannica e americana contro il nostro Paese». Il gruppo Trafigura, che gestisce la Marlin Luanda, ha comunicato che non sono state segnalate vittime. «L’equipaggio continua i suoi sforzi per tenere sotto controllo l’incendio con l’assistenza di navi militari». La TV Al-Masirah gestita da Houthi ha detto che gli Stati Uniti e il Regno Unito hanno lanciato due attacchi aerei sul porto di Ras Issa nella provincia di Hodeida, sede del principale terminal di esportazione del petrolio dallo Yemen. I ribelli non hanno fornito i dettagli dell’attacco, che non è stato confermato nè da Washington nè da Londra.