Tensione nel mar rosso
Mar Rosso, missile Houthi contro un cacciatorpediniere Usa: "Corridoio cruciale"
Tensione altissima in Medio Oriente. Gli Houthi hanno lanciato un missile da crociera contro un cacciatorpediniere americano nel Mar Rosso meridionale, abbattendolo. A riferirlo è stato il Comando Centrale degli Stati Uniti (Centcom) con un comunicato su X. Hanno spiegato che il missile è stato abbattuto vicino alla città portuale di Hodeidah, nello Yemen. Non si registrano vittime o danni. Il portavoce degli Houthi Mohammed Abdulsalam ha descritto l'azione degli aerei ''nemici'' come una palese violazione della sovranità nazionale dello Yemen. Intanto le Forze di difesa israeliane hanno fatto irruzione in un centro di comando di Hamas e distrutto un deposito di armi a Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza. Le truppe hanno sequestrato fucili d'assalto, pistole, granate, giochi di ruolo e attrezzature subacquee appartenenti alle forze navali di Hamas. Questo è quanto si apprende da una nota dell'Idf.
Domenica i ribelli Houthi dello Yemen hanno lanciato un missile cruiser antinave contro un cacciatorpediniere americano nel Mar Rosso, ma un aereo da caccia americano lo ha abbattuto. Questo è l'ultimo attacco che ha sconvolto il trasporto marittimo globale nel mezzo della guerra di Israele con Hamas nella Striscia di Gaza. L’attacco segna il primo attacco riconosciuto dagli Houthi da quando l’America e le nazioni alleate hanno iniziato gli attacchi venerdì contro i ribelli dopo settimane di assalti alle navi nel Mar Rosso. Gli Houthi hanno preso di mira quel corridoio cruciale che collega le spedizioni di energia e merci dell’Asia e del Medio Oriente attraverso il Canale di Suez verso l’Europa durante la guerra tra Israele e Hamas, attacchi che minacciano di ampliare quel conflitto fino a trasformarlo in una conflagrazione regionale.
Gli Houthi, un gruppo ribelle sciita alleato dell’Iran che ha conquistato la capitale dello Yemen nel 2014, non hanno riconosciuto immediatamente l’attacco. Non è stato immediatamente chiaro se gli Stati Uniti avrebbero reagito all’ultimo attacco, anche se il presidente Joe Biden ha affermato che “non esiterà a prendere ulteriori misure per proteggere il nostro popolo e il libero flusso del commercio internazionale, se necessario”.