Medio Oriente, blitz Usa in Iraq: il raid contro le forze filo-Iran
Le forze armate statunitensi hanno colpito tre siti utilizzati dalle forze sostenute dall’Iran in Iraq dopo che un attacco ha ferito militari americani all’inizio della giornata. «Le forze militari statunitensi hanno condotto attacchi necessari e proporzionati su tre strutture utilizzate da Kataeb Hezbollah e da gruppi affiliati in Iraq», ha dichiarato il segretario alla Difesa Lloyd Austin in una nota. «Questi attacchi di precisione sono una risposta a una serie di attacchi contro il personale statunitense in Iraq e Siria da parte di milizie sponsorizzate dall’Iran, tra cui un attacco da parte di Kataeb Hezbollah e gruppi affiliati all’Iran alla base aerea di Arbil, avvenuto oggi».
Anche la Turchia ha intensificato gli attacchi aerei contro i gruppi curdi in Siria e nell’Iraq settentrionale in risposta alla morte di 12 soldati turchi in Iraq durante il fine settimana. Il ministero della Difesa turco ha comunicato di aver ucciso almeno 26 militanti negli attacchi. Diversa la versione fornita dal gruppo curdo Forze Democratiche Siriane, il cui portavoce Farhad Shami ha riferito su X che almeno 8 civili, fra cui 2 donne, sono stati uccisi in attacchi aerei turchi nel nordest della Siria. L’Osservatorio siriano per i diritti umani, con sede nel Regno Unito, ha dichiarato che altre 12 persone sono rimaste ferite. Sempre secondo l’Osservatorio, sono 128 gli attacchi effettuati dalla Turchia nel nord-est della Siria nel 2023, per un totale di 94 morti.
Venerdì le autorità turche avevano fatto sapere che militanti affiliati al Partito dei Lavoratori del Kurdistan, o Pkk, gruppo separatista curdo che conduce un’insurrezione contro la Turchia dagli anni ’80, avevano tentato di infiltrarsi in una base turca nella regione curda semi-autonoma dell’Iraq settentrionale. Quel giorno avevano riferito di 6 soldati turchi uccisi nello scontro a fuoco che ne era seguito, mentre il giorno dopo avevano riferito di altri 6 soldati turchi uccisi in scontri con militanti curdi. In risposta Ankara ha lanciato attacchi contro decine di siti, a suo dire associati al Pkk, in Iraq e Siria. Il Medio Oriente non trova proprio pace.