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Prigozhin, due mesi per preparare l’attentato: il piano di Putin con Patrushev

Il Wall Street Journal ha diffuso un'inchiesta secondo cui l'assassinio del capo della Wagner, Yevgeny Prigozhin, sarebbe stato orchestrato per ben due mesi e avrebbe ricevuto l'approvazione dal più antico alleato e confidente del presidente russo Vladimir Putin, l'ex spia Nikolai Patrushev. L'inchiesta, basata su informazioni fornite da funzionari dell'intelligence occidentale e un ex ufficiale dell'intelligence russa, rivela che Patrushev, ex ufficiale dei servizi segreti sovietici, avrebbe ideato e attuato il piano per eliminare l'ex cuoco di Putin, insieme ad altri 10 fedelissimi, mediante un'esplosione in volo del suo aereo privato. 

 

  

 

Il quotidiano traccia i legami storici tra Putin e Patrushev, evidenziando il notevole percorso di quest'ultimo nel mondo dell'intelligence. Nel 2008, Putin lo aveva promosso dal ruolo di direttore del Servizio federale di sicurezza a segretario del Consiglio di sicurezza nazionale russo, attribuendogli un'influenza significativa sulla sicurezza dello Stato. Viene poi sottolineato che il carattere di Patrushev, la sua stretta vicinanza a Putin e il suo ruolo di capo dei servizi di sicurezza per oltre due decenni lo hanno posizionato come la seconda persona più potente in Russia. Secondo l'inchiesta, Patrushev avrebbe iniziato a mettere in guardia Putin su Prigozhin già nel 2022, evidenziando crescenti tensioni tra i due. 

 

 

Il culmine di questa ostilità si è poi verificato il 23 agosto del 2023, quando una bomba, collocata sotto una delle ali dell'Embracer Legacy 60 di Prigozhin, è esplosa in volo, uccidendo lui e altri 10 persone a bordo. Secondo i rapporti delle intelligence occidentali, la bomba sarebbe stata piazzata sull'aereo durante un controllo precedente al volo, all'aeroporto di Mosca Sheremetyevo. Dal Cremlino hanno prontamente smentito la ricostruzione per bocca del portavoce Dmitry Peskov.