Usa, schierato l'"Orca": il maxi-drone autonomo che può contenere "mine navali"
Gli Stati Uniti, da sempre simbolo della potenza e della tecnologia, hanno appena ricevuto l'Orca. E non si tratta dell'animale marino voracissimo. Boeing, nota industria aeronautica, ha consegnato il primo dei suoi Xluuv, acronimo di Extra-Large Unmanned Underwater Vehicle. Dopo il completamento dei test, in mare e sotto la superficie, il maxi drone è stato ritenuto pronto all'uso. Stando a quanto riporta The Drive, in totale Boeing consegnerà altri quattro Xluvv, con l'ultimo esemplare a giugno 2024.
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Come anticipato, in collaborazione con la U.S. Navy, l'Orca è stato sottoposto a una serie di prove e la sua consegna è stata ritardata di diversi anni, un po' per l'avvento della pandemia e un po' per le nette differenze tra il drone finale e l'iniziale prototipo. Il drone, completamente automatico, è arrivato a raggiungere il peso di ben 80 tonnellate ed è lungo 26 metri. È stato pensato e poi realizzato per renderlo in grado di adattarsi e di agire in diverse situazioni.
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Secondo quanto riferisce Boeing e riporta Il Giornale, il suo veicolo principale fornisce “guida e controllo, navigazione, autonomia, consapevolezza situazionale, comunicazioni, distribuzione di potenza, propulsione e manovra e sensori di missione”. Parte fondamentale di questo mezzo è la presenza di un albero estensibile che può essere sollevato quando è vicino alla superficie. Ma all'interno dell'Orca esiste anche uno spazio per carichi utili. Per la U.S. Navy, questa sezione verrà usata per rilasciare per rilasciare mine navali.