Hamas, pugno duro di Germania, Italia e Francia: sì alle sanzioni. Cosa prevede il piano
I ministri degli Esteri di Italia, Germania e Francia hanno inviato una lettera - visionata da LaPresse- rivolta all'Alto rappresentante per la politica estera Ue Josep Borrell per sostenere la sua proposta di creare un regime sanzionatorio contro i dirigenti di Hamas in solidarietà a Israele e per contrastare le operazioni terroristiche del gruppo. La lettera fa seguito a un documento presentato dai tre paesi in occasione del Consiglio Affari esteri del 13 novembre sul contrasto e la delegittimazione di Hamas. L'obiettivo era individuare strumenti efficaci a livello internazionale e Ue per privare Hamas di risorse, infrastrutture e sostegno. Stando a quanto si apprende da fonti diplomatiche, il documento aveva ricevuto pieno sostegno dai Ventisette.
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Dopo gli attacchi terroristici senza precedenti di Hamas contro Israele è importante intensificare l'impegno per isolare Hamas a livello internazionale e delegittimare la sua falsa narrativa come "difensore della (giusta) causa palestinese" e "rappresentante della popolazione palestinese". In particolare occorre individuare strumenti efficaci a livello internazionale/Ue per privare Hamas di risorse (finanziamenti; armi), infrastrutture (presenza al di fuori di Gaza) e sostegno politico. Questo è quanto riferisce la fonte diplomatica.
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"La rapida adozione di questo regime di sanzioni ci consentirà di inviare un forte messaggio politico sull’impegno dell’Unione europea contro Hamas e sulla nostra solidarietà con Israele dopo gli attacchi del 7 ottobre", si legge nella missiva che sostiene l'iniziativa del Servizio per l'Azione esterna Ue di istituzione del regime sanzionatorio indirizzato ad Hamas, nonché ai gruppi affiliati e ai suoi sostenitori, sempre al fine di stigmatizzare politicamente gli attacchi del 7 ottobre scorso, isolare Hamas a livello internazionale e privarlo del sostegno finanziario e logistico da parte di terzi.