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Israele-Hamas, la nuova tregua sembra un miraggio. “Quanto ci vorrà”

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Potrebbe passare anche un mese prima che si possa aprire una finestra per una nuova tregua nella guerra tra Israele e Hamas, con il conseguente rilascio di altri ostaggi trattenuti nella Striscia di Gaza. La notizia sulle tempistiche è stata fornita dalla Radio dell’esercito israeliano, che ha citato funzionari della sicurezza a condizione di anonimato, secondo i quali ci vorrà un mese per esercitare la pressione militare su Hamas necessaria a convincere i miliziani a un cessate il fuoco temporaneo. Le operazioni militari israeliane dovrebbero continuare sia a nord, sia a sud della Striscia di Gaza per riuscire a esercitare la pressione necessaria, spiegano le fonti.

 

 

In base all’accordo mediato da Qatar ed Egitto, scaduto venerdì, 105 civili in ostaggio di Hamas sono stati rilasciati da Gaza: 81 israeliani, 23 cittadini thailandesi e un filippino. In precedenza, quattro ostaggi erano stati rilasciati e uno era stato salvato, mentre tre corpi erano stati recuperati senza vita. Le autorità israeliane ritengono che a Gaza rimangano 138 ostaggi, tra cui circa 20 donne e due bambini piccoli.

 

 

Nel frattempo le truppe della 460esima brigata corazzata e del 50esimo battaglione della brigata Nahal delle forze israaliane di difesa (Idf) hanno scoperto, nel nord della Striscia di Gaza, uno dei più grandi depositi di armi di Hamas. Secondo l'Idf all'interno del nascondiglio situato vicino a una clinica e a una scuola c'erano decine di missili anticarro, di esplosivi e di granate, razzi a lungo raggio e diversi droni. Molte armi sono state distrutte mente altre sono state portate in Israele per ulteriori indagini. "Tutte le infrastrutture terroristiche sono state trovate vicino a edifici civili. Questa è un'ulteriore prova dell'uso cinico che l'organizzazione terroristica Hamas fa dei residenti della Striscia di Gaza come scudo umano", l’accusa dell’esercito dello Stato ebraico ai terroristi palestinesi.

 

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