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Israele accerchia la casa del leader di Hamas. Gli Usa: "No al cessate il fuoco"

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Le Forze di difesa israeliane hanno accerchiato con i carri armati la casa del leader di Hamas, Yahya Sinwar, a Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza. Ad affermarlo è stata l’emittente Channel 7. Sinwar, noto anche come "il macellaio di Khan Yunis", è considerato la mente degli attacchi sferrati da Hamas lo scorso 7 ottobre contro Israele. L’emittente al-Arabiya ha precisato che la casa di Sinwar è accerchiata da ore, ma non è chiaro se il leader di Hamas nella Striscia di Gaza si trovi al suo interno. Citando fonti palestinesi, il portale egiziano Al Watan sostiene che Sinwar non si trovi in casa. Tel Aviv, dal canto suo, ha più volte affermato che Sinwar "è un uomo morto che cammina".

 

 

Gli Stati Uniti, per il momento, hanno dichiarato di non essere a favore di un cessate il fuoco permanente nella Striscia di Gaza. Lo ha affermato il coordinatore per le comunicazioni strategiche al Consiglio per la sicurezza nazionale Usa, John Kirby, durante un briefing con la stampa. "Un cessate il fuoco permanente consentirebbe ad Hamas di riorganizzarsi e pianificare nuovi attacchi contro Israele: sosteniamo invece pause umanitarie specifiche e localizzate, per liberare gli ostaggi e consegnare gli aiuti", ha spiegato. "Abbiamo segnali che Israele stia cercando di far uscire i civili palestinesi, quelli che Hamas sfrutta vergognosamente come scudi. Il presidente Joe Biden sta insistendo sull'importanza che l'assistenza umanitaria continui ad arrivare a Gaza. Sappiamo che ci sono oltre 1 milione di sfollati che hanno un bisogno disperato di aiuto", ha concluso Kirby. 

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