Hamas, ecco perché non vogliono liberare le altre donne in ostaggio
Hamas non vuole liberare le altre donne che tiene sequestrate dal 7 ottobre nell’attacco a Israele per paura che denuncino casi di stupro da parte dei miliziani. La notizia è stata resa nota dal portavoce del Dipartimento di stato americano Matthew Miller: «Il motivo per cui questa pausa umanitaria è fallita è che non vogliono che queste donne possano parlare di quello che è successo durante il loro periodo di prigionia».
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Miller ha spiegato di non avere alcun motivo per dubitare delle informazioni relative agli stupri commessi da Hamas, sottolineando che i miliziani hanno commesso «ogni tipo di atrocità» dal 7 ottobre. «La pausa umanitaria, che ha portato al rilascio di ostaggi, è stata negoziata in termini molto chiari e prevedeva che la liberazione di donne e bambini fosse prioritaria. Verso la fine della tregua, Hamas continuava a trattenere le donne di cui era prevista la liberazione. Hanno rotto l’accordo, hanno inventato scuse per giustificarsi», ha aggiunto il funzionario americano, che poi ha concluso così la sua conferenza stampa: «Nessuna di queste scuse era credibile, ma certamente uno dei motivi per cui molte persone credono che si siano rifiutati di rilasciarle è che non volevano che si sentisse quello che queste donne avrebbero avuto da dire pubblicamente».
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