Nasser al-Qudwa

Medio Oriente, la soluzione del nipote di Arafat: nuovi leader per Olp, Hamas e Israele

Nasser al-Qudwa, nipote di Yasser Arafat, ex ministro degli Esteri ed esponente di peso dell’Organizzazione per la liberazione della Palestina (Olp), prova a tracciare una strada per la fine del conflitto in Medio Oriente. “Dopo la guerra ci saranno un nuovo governo israeliano, una nuova leadership palestinese e una nuova Hamas. Israele deve ritirarsi, non può esserci una nuova occupazione della Striscia, una riduzione del suo territorio o una divisione in due. Deve finire l’assedio. E c’è bisogno di un nuovo governo palestinese unico a Gaza e in Cisgiordania basato sul consenso nazionale”, le sue parole a Repubblica.

 

  

 

Di certo al-Qudwa non arretra su un punto: “L’unica soluzione politica ragionevole è quella dei due Stati, l’accettazione dell’indipendenza nazionale e dell’autodeterminazione dei palestinesi. L’obiettivo sono le elezioni appena la popolazione ricomincerà a vivere normalmente. Quello sarà il modo anche di ricostruire l’Olp, l’unica che può garantire unità e rappresentanza ai palestinesi. Sono convinto che la soluzione sia una Hamas diversa, con personalità diverse e diverse posizioni politiche. Prima della guerra Hamas aveva approvato un documento in cui accettava lo Stato di Palestina nei confini del 1967. Ho ricevuto assicurazioni che quella resta la loro posizione”.

 

 

 E alla domanda se Mahmoud Abbas (Abu Mazen) possa avere un ruolo, risponde così: “La sfida della ricostruzione è enorme. Se sarà necessario sì, ma senza un potere reale, più come incarico onorario, di garanzia. Serve una nuova squadra di governo”. Al-Qudwa ritiene che “probabilmente” i palestinesi potrebbero accettare, per accompagnare la transizione, una forza araba multinazionale a Gaza “con alcune garanzie”, ovvero “che non sia una forza di combattimento, che abbia un mandato del summit arabo o del consiglio di Sicurezza, per un periodo breve e con il compito principale di riprendere in consegna la terra dagli israeliani e restituirla ai palestinesi”.