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Gerusalemme, Hamas rivendica l'attentato. “Via all'escalation della resistenza”

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Hamas ha rivendicato la responsabilità dell’attacco a Gerusalemme. I terroristi palestinesi hanno affermato che due uomini armati del gruppo hanno sferrato l’attacco a una fermata dei bus. In un messaggio Hamas dichiara che «l’operazione» è una «risposta naturale ai crimini senza precedenti commessi dall’occupazione», con chiare accuse a Israele per le operazioni nella Striscia di Gaza, scattate dopo il terribile attacco del gruppo nel Paese del 7 ottobre, e anche - secondo al-Jazeera - per il trattamento dei prigionieri palestinesi nelle carceri israeliane. 

 

 

Hamas inoltre ha chiesto un’ «escalation della resistenza» dopo l’attacco al Gerusalemme, che ha fatto tre morti. Vengono fatti anche i nomi degli attentatori: i fratelli Murad (38 anni) e Ibrahim (30 anni) Nemer, di Sur Baher a Gerusalemme Est, definiti «martiri del jihad». Secondo la polizia israeliana, due soldati liberi dal servizio e un civile armato hanno risposto al fuoco, uccidendo i due uomini armati, che - stando allo Shin Bet - erano già stati arrestati per attività di terrorismo (Murad era stato in carcere dal 2010 al 2020 per la pianificazione di attacchi e Ibrahim nel 2014 per reati non meglio precisati). E c’è già qualcuno che chiede che Israele riparta all’attacco contro i terroristi, che avrebbero infranto la tregua.

 

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