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Medio Oriente, Netanyahu lancia la sfida a Hamas: "Che succede dopo la tregua"

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A chi chiede se Israele tornerà a combattere quando la tregua in corso terminerà, il primo ministro Benjamin Netanyahu ha risposto con «un inequivocabile sì». Il leader ha sottolineato che «non esiste alcuna possibilità che non si torni a combattere fino alla fine. Questa è la mia politica, l’intero governo la sostiene, i soldati la sostengono, la gente la sostiene. È esattamente quello che faremo».

 

 

 

«Dall’inizio della guerra mi sono posto tre obiettivi: l’eliminazione di Hamas, il ritorno di tutti i nostri rapiti e la garanzia che Gaza non costituisca mai più una minaccia per Israele. Questi tre obiettivi rimangono in vigore. Nell’ultima settimana abbiamo raggiunto un risultato molto grande: il ritorno di molte dozzine dei nostri rapiti. Una settimana fa sarebbe sembrato immaginario ma ce l’abbiamo fatta. Ma negli ultimi giorni sento ripetere una domanda: dopo che questa fase della liberazione dei nostri rapiti sarà finita Israele tornerà a combattere? La mia risposta è un inequivocabile sì. Non esiste alcuna possibilità che non si torni a combattere fino alla fine. Questa è la mia politica, l’intero governo è d’accordo e i soldati la sostengono, i cittadini la sostengono e questo è esattamente ciò che faremo». Così il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu.

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