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Cina, polmoniti nei bambini. Boom di casi anche in Francia: ospedali pieni

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Aumento di infezioni respiratorie infantili, soprattutto nella fascia d'età 0-2 anni, anche in Francia. Dopo l'allarme in Cina per le polmoniti infantili, anche gli ospedali d'Oltralpe alzano l'attenzione: secondo Le Monde, nel bollettino informativo nazionale dell'Oscour (Organisation de la surveillance coordonnée des urgences) nella settimana dal 13 al 19 novembre è stato segnalato un +44% di passaggi in pronto soccorso per questa fascia d'età rispetto alla settimana precedente per problemi respiratori.

 

 

Al centro dell'attenzione ci sarebbe il batterio Mycoplasma pneumoniae, lo stesso che avrebbe causato il picco di infezioni tra i bambini in Cina. Nella settimana 13-19 novembre, su 7.625 procedure mediche effettuate nei bambini sotto i 2 anni da Sos Médecins, 772 erano collegate a infezioni respiratorie di tipo bronchiolite. In generale, nel bollettino della Santé publique France viene segnalato un "leggero aumento" delle infezioni respiratorie acute.

 

 

"In passato queste notizie non avrebbero destato tutta questa sensibilità. Dopo l'esperienza del Covid, l'elemento importante è più che altro istituzionale: occorre tenere alta l'attenzione verso un fenomeno che per il momento va studiato e circoscritto". Così a LaPresse il virologo Fabrizio Pregliasco, a proposito dell'aumento di casi di infezioni respiratorie infantili prima in Cina e poi in Francia. "È sperabile che la Cina ci dica la verità, in passato non è sempre stata attenta a dare informazioni", aggiunge Pregliasco. "Questi episodi ci devono far ricordare che le malattie infettive respiratorie sono con noi e saranno con noi anche nel futuro", conclude, "no paura e allarmismo, ma attenzione alta".

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