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Medio Oriente, liberi altri ostaggi: c'è anche la piccola Abigail. Musk vola in Israele

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Nessun intoppo. Nel terzo giorno di tregua Hamas rilascia 17 ostaggi, 13 israeliani e quattro stranieri fra cui un russo dopo mediazione "diretta" di Mosca, e Israele libera dalle sue carceri 39 prigionieri palestinesi, tutti minorenni. Fra le persone che escono dall'incubo c'è anche la piccola israelo-americana, Abigail Edan, di soli quattro anni. "È libera e ora si trova in Israele", annuncia soddisfatto Joe Biden. Il presidente americano afferma che gli Stati Uniti continueranno a fare pressione per la liberazione degli altri ostaggi e punta a un'estensione della tregua "per far uscire più ostaggi e far entrare più aiuti" a Gaza. "Il mio obiettivo è estendere questa pausa oltre domani". Un traguardo al quale punta tutta la diplomazia internazionale, anche quella dei Paesi arabi con una delegazione del Qatar che si reca a Gaza per trattative sul prolungamento della tregua. A tal proposito Hamas, per la prima volta, si dice disponibile a un prolungamento dello stop dei combattimenti.

 

Intanto il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu si reca personalmente nella parte della Striscia di Gaza al momento sotto controllo delle forze armate israeliane. "Continueremo fino alla vittoria. Niente ci fermerà", il suo incoraggiamento alle truppe. "Abbiamo tre obiettivi per questa guerra: eliminare Hamas, riportare a casa tutti i nostri ostaggi e garantire che Gaza non diventi nuovamente una minaccia per lo Stato di Israele", afferma ancora. Anche il ministro della Difesa, Yoav Gallant, assicura che Israele tornerà a colpire Hamas alla fine della tregua mentre, secondo quanto filtra, Netanyahu avrebbe promesso al Qatar che il Mossad non avrebbe tentato azioni nel Paese del Golfo per uccidere i leader di Hamas che vi risiedono. Dalla Cisgiordania si alza invece la voce di Mahmoud Abbas. Il leader dell'Anp ribadisce che Gaza "è una parte inseparabile dello Stato palestinese" pertanto non esiste nessuna soluzione "militare o di sicurezza" per la Striscia oltre al suo ritorno sotto il controllo dell'Autorità nazionale palestinese. La situazione resta comunque calda. Hamas conferma l'uccisione di quattro suoi comandanti militari, compreso il comandante della brigata di Gaza Nord Ahmad Al Ghandour, mentre i ribelli Houthi dello Yemen attaccano e sequestrano al largo della costa di Aden una petroliera gestita da una società di proprietà israeliana.

 

E' arrivata anche la attesa telefonata fra il presidente degli Usa Joe Biden e il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu "per discutere della situazione a Gaza". "Il Presidente" statunitense - ha fatto sapere la Casa Bianca in una nota -si è rallegrato per il rilascio degli ostaggi da parte di Hamas negli ultimi tre giorni". "I due leader hanno anche discusso della pausa nei combattimenti e dell'aumento dell'ulteriore necessaria assistenza umanitaria a Gaza. Il Primo Ministro ha ringraziato il Presidente per i suoi instancabili sforzi volti a mediare e attuare pienamente questo accordo. I due leader hanno convenuto che il lavoro non è ancora finito e che continueranno a lavorare per garantire il rilascio di tutti gli ostaggi. I due leader hanno concordato di rimanere in stretto contatto nei prossimi giorni", ha spiegato il comunicato della Casa Bianca. Intanto domani in Israele è prevista la visita di Elon Musk. Il miliardario proprietario di Tesla e X dovrebbe incontrare il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il presidente israeliano Isaac Herzog.

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